Corsa a Fukushima contro il tempo per contenere fuoriuscita di acqua contaminata

Corsa a Fukushima contro il tempo  per contenere  fuoriuscita di acqua contaminata

Il Governo giapponese è pronto ad adottare “misure concrete” per risolvere il problema delle perdite di acqua radioattiva dall’impianto nucleare di Fukushima dopo che il gestore della centrale, Tepco, è stato criticato per essere intervenuto adeguatamente.

Il primo Ministro, Shinzo Abe, non si è certo espresso in mezzi termini: “Si tratta di una questione urgente che deve essere affrontata immediatamente. Il governo interverrà per prendere misure concrete.” Tali misure potrebbero includere anche un progetto di contenimento d’emergenza da addossare, poi, alla Tepco.

L’annuncio è venuto un giorno dopo che la Tepco ha dovuto ammettere l’esistenza di perdite d’acqua radioattiva oltre la barriera protettiva sotterranea ed il conseguente inquinamento del suolo, come conseguenza del disastro dell’ 11 marzo 2011 quando un violento terremoto fu seguito da un devastante tsunami.
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I funzionari governativi sostengono che, ogni giorno, circa 300 tonnellate di acqua radioattiva è finita in mare da allora. La Tepco, invece, ha sempre negato eventuali perdite di acqua radioattiva in mare, nonostante i ripetuti avvertimenti lanciati dagli esperti, fino a quando, nel mese di luglio, non è stata costretta a riconoscere l’esistenza del problema.

La barriera sotterranea sul terrapieno costiera ha rallentato le fughe d’acqua ma solo fino ad un certo punto. Ora c’è anche il rischio che l’acqua, in parte bloccata sotto terra possa essere forzata dalla pressione vero la superficie. Per evitare ciò, Tepco inizierà a pompare circa 100 tonnellate di acqua sotterranea da pozzi di osservazione costiere questa settimana.

I funzionari del governo hanno starebbero considerando di attuare un progetto multimiliardario grazie al quale gli edifici del reattore potrebbero essere sigillati con un muro di terra gelata per bloccare l’acqua sotterranea.

John Balcony