Cosa accade ai cavalli da corsa? In Uk muoiono come mosche durante le gare

Cosa accade ai cavalli da corsa?  In Uk muoiono come mosche durante le gare

Cosa sta accadendo ai cavalli da corsa britannici? Muoiono come mosche. Solo nell’ultimo mese, denuncia sul proprio sito web, “Death Watch”, l’associazione animalista “Animal Aid’s”, ne sono morti dieci nel corso di gare, oppure sono stati abbattuti subito dopo.

L’associazione, nata nel 2007, fa un elenco dettagliato del fenomeno, gara per gara. Rivela che, da quando è nata, si è assistito ad una vera e propria carneficina. I cavalli morti o abbattuti per malori, o dopo rovinose cadute, sono stati esattamente 1000.

In seguito alla risposta ad una interrogazione parlamentare, da parte dell’autorità britannica del settore, la BHA, si sospetta però che la cifra di decessi di equini da corsa sia più alta. Almeno altri 162 casi sarebbero avvenuti senza che l’associazione animalista ne fosse informata.
cheltenham
E’ stata anche stilata una classifica sugli ippodromi in cui si sono maggiormente verificati gli incidenti mortali. I primi tre sono quelli di Cheltenham, Sedgefield, Market Rasen rispettivamente con 47, 44 e 40 cavalli morti di schianto o abbattuti subito dopo una gara.

Lo scorso anno sono stati 17.500 i cavalli impegnati negli ippodromi della Gran Bretagna e di questi circa 6.600 – il 38 per cento – hanno partecipato a gare di salto. In questo ultimo tipo di esibizioni sono rimasti uccisi 157 cavalli. Animal Aid, così, sostiene che un cavallo ogni 42, di quelli impegnati in queste competizioni, è destinato a morte certa.

La BHA contesta questi conteggi sostenendo che, in realtà, quasi tutti i cavalli in questione hanno gareggiato molte volte ciascuno e che, pertanto, il conteggio dei decessi e degli abbattimenti deve essere fatto, almeno, sulla base di 90.000 partecipanti alle gare. La percentuale, così, di animali vittime di incidenti mortali scenderebbe al solo 0,2 per cento.
cavallo ostacoli
Il BHA, ricorda che l’equitazione costituisce una parte essenziale dell’economia rurale. L’impatto sulla intera economia del Paese supera i 3 miliardi di sterline ed assicura l’occupazione di circa 22.000 persone.

John Balcony