Esequie a Pozzuoli delle vittime dell’autobus precipitato da un viadotto. Sgomento e commozione

Esequie a Pozzuoli delle vittime dell’autobus  precipitato da un viadotto. Sgomento e commozione

In un clima di grandissimo sgomento e commozione, si sono svolte al Palazzetto dello Sport di Pozzuoli, completamente gremito, le esequie delle 38 vittime dell’autobus che ha avuto un incidente stradale sulla A16. Altre migliaia di persone hanno seguito la cerimonia funebre all’esterno della struttura dove erano stati collocati dei maxi-schermi.

Il rito è stato officiato dal vescovo di Pozzuoli, mons. Gennaro Pascarello, iniziato con la lettura dei nomi delle 38 vittime. Il vescovo ha rivolto un appello per i familiari delle vittime, tra cui dei bambini rimasti completamente soli : “Istituzioni civili e religiose non lasciamo soli questi nostri fratelli, soprattutto quelli che si sono ritrovati senza più sostegni anche economici.

Di fronte ad una tragedia, in cui sono state troncate tante vite umane, forte è lo sconcerto, è difficile parlare. Ogni parola detta può suonare banale, fuori posto o solo formale. Verrebbe solo di tacere o gridare il proprio dolore. Ai magistrati spetterà fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente per trovarne le cause, ad altri mettere in atto strumenti che non permettano che si verifichino altri incidenti. A tutti noi spetta essere solidali, la prima solidarietà è il rispetto delle regole”.
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Alcuni parenti delle vittime, sia durante la messa, sia al momento dell’uscita delle bare dal Palazzetto hanno avuto un malore nel corso ed hanno avuto bisogno di soccorsi.

Al rito funebre hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, il governatore della Campania, Stefano Caldoro, e numerose altre autorità. Oggi in tutto il Paese è stata proclamata giornata di lutto nazionale e tutte le bandiere degli edifici pubblici sono state esposte a mezz’asta.

Red