Duomo di Siena mostra le sue gioie Pavimento e sottotetti svelati al mondo

Duomo di Siena mostra le sue gioie  Pavimento e sottotetti svelati al mondo

Il Vasari, artista ma anche primo grande storico dell’arte, lo definì il ”più bello, grande e magnifico” pavimento del mondo. Parliamo di quello della cattedrale di Siena che anche al suolo presenta un capolavoro eccezionale, così come del resto è per la sua architettura e per le opere d’arte che racchiude nelle cappelle. Dal 18 agosto e fino al 27 ottobre, anche quest’anno, il pavimento verrà scoperto e mostrato al pubblico.

Si ripeterà così il grande successo di visitatori registrato lo scorso anno con la presenza di del suo, dopo il successo dell’anno passato che ha visto la partecipazione di oltre trecentocinquantamila visitatori.

Nel corso dell’anno, l’originale e prezioso tappeto di marmo è protetto dal calpestio dei visitatori e dei fedeli rimanendo precluso alla vista ed alla contemplazione. Il pavimento del Duomo della città di Santa Caterina è stato arricchito e lavorato continuamente nel corso dei secoli, dal Trecento fino all’Ottocento.
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La tecnica utilizzata è stata quella del graffito. I disegni destinati ad incidere marmi di provenienza locale portano la firma di artisti, quasi tutti ‘senesi’, di grande fama: Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, Pinturicchio. Quest’ultimo, umbro, nel 1505 realizzò il celebre riquadro con il Monte della Sapienza e la via verso la Virtù della serenità interiore.

Con il pavimento, il Duomo di Siena, però, offre anche la veduta della cosiddetta ”porta del cielo’. Si tratta dei sottotetti dove nessuno per secoli è mai potuto accedere, ad eccezione delle maestranze addette ai lavori. Il percorso verso il ‘cielo’ della cattedrale comincia da una scala a chiocciola inserita dentro una delle torri terminanti con guglie che fiancheggiano la facciata del duomo.

Red