Trasporto pubblico Roma entra in vigore orario estivo Rischio fallimento Atac e Cotral

Trasporto pubblico Roma  entra in vigore orario estivo  Rischio fallimento Atac e Cotral

Con il primo di Luglio vengono introdotti i nuovi orari estivi per il trasporto pubblico della capitale. Il sistema di trasporto dell’area di Roma subirà una riduzione del 10 per cento delle linee gestite da Atac tra il lunedì ed il venerdì. Anche sulla ferrovia regionale Roma-Civitacastellana-Viterbo entrerà in vigore l’orario estivo valido sino al 31 Agosto, sia sulla tratta urbana che su quella extraurbana. Nella tratta urbana, piazzale Flaminio-Montebello e viceversa nelle ore di punta del mattino partirà un treno ogni dieci minuti.

Modificati gli orari di alcune linee, di cui, però, restano valide le vecchie partenze di inizio e fine corsa: 64, 714, 201, 409 e 105 invece per la quale, anche per il sabato, l’ultima partenza da Termini, sarà alle 24.15. I veri problemi del trasporto pubblico romano, però, sono di ben altra natura.

Con l’avvio della piena attività della nuova Giunta Regionale e di quella, nuovissima, del Campidoglio giungono al pettine i problemi dell’intero sistema di trasporto pubblico regionale e comunale di Roma. Cotral ed Atac sono arrivate entrambe sull’orlo del fallimento con il rischio che le conseguenze delle gestioni precedenti finiscano per essere pagate dai viaggiatori. Qual è la situazione? Cotral Spa ha un “buco” di oltre 32 milioni di Euro frutto di un disavanzo del 2012 per 26 milioni e 6,2 milioni di euro del primo trimestre 2013. In sostanza, la società regionale di trasporto su gomma, perde circa due milioni di euro al mese. Sarà la Regione Lazio a coprire la spesa entro Settembre
cotral
“Abbiamo deciso – ha detto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – di ripianare questo ennesimo buco di bilancio di Cotral. Ma questa vergogna dei debiti accumulati non potrà non avere ripercussioni sulla governance della società. Le difficoltà del Cotral spa richiedono una decisa svolta nella gestione di una società così importante per il trasporto pubblico del Lazio. Bisogna chiudere un’epoca – prosegue Zingaretti – per garantire il servizio universale alle migliaia di pendolari ed utenti di Cotral.

Per questo occorre costruire una nuova gestione che sappia coniugare maggiore efficienza, lotta agli sprechi e allo stesso tempo una migliore qualità del servizio, premesse necessarie per una Regione moderna e civile. Ovviamente il risanamento dei debiti di Cotral – conclude – non potrà non incidere in maniera rilevante sul prossimo assestamento di bilancio che verrà discusso in Consiglio regionale”.

Abbiamo capito, così, che i debiti correnti verranno ripianati dall’ente pubblico e che i vertici attuali della Cotral saranno sostituiti. Il problema vero sarà quello di trovare una soluzione definitiva alla questione sulla quale continua lo scambio di reciproche accuse dei precedenti amministratori, di destra e di sinistra, su chi sia stato il responsabile della situazione, anche se l’indice sembrerebbe puntato sulla coppia Storace – D’Ecclesia, all’epoca, rispettivamente, Governatore della Regione e membro del Cda del Cotral.

L’Atac non sta meglio e anch’essa è sull’orlo del fallimento: debiti per 1,3 miliardi di euro. Un giorno viene detto che a settembre non riuscirà a pagare gli stipendi agli oltre 12mila dipendenti e il giorno dopo la notizia viene smentita. Resta il fatto che l’amministratore delegato, Roberto Diacetti, ha già inviato una lettera al sindaco Marino con la quale si ipotizza il licenziamento di oltre mille dipendenti o, in alternativa, il ricorso ai contratti di solidarietà.
autobus
Anche in questo caso i primi a pagare per l’attuale situazione saranno gli amministratori, ma è chiaro che oltre che a chiudere al traffico i Fori Imperiali il nuovo sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, dovrà pensare a qualcosa d’altro per risolvere la questione Atac.

Red