Stranieri costernati: Colosseo chiuso di nuovo per due ore turisti con biglietto in fila sotto il sole

Stranieri costernati:  Colosseo chiuso di nuovo per due ore  turisti con biglietto in fila sotto il sole

E il Colosseo è rimasto chiuso per seconda volta con lo stupore dei turisti in fila sotto il sole e con il biglietto d’ingresso in mano già pagato. Due ore, dalle 9 alle 11, e poi i cancelli sono stati aperti, mentre il personale tra un’assemblea e l’altra, non rendeva certo facile il tour dei visitatori. A provocare i disagi che hanno fatto gridare allo scandalo la gran parte dei turisti stranieri a Roma, magari per la prima volta nella vita, appunto er visitare il più celebre dei monumenti simbolo della Roma imperiale, è stato il perdurare della protesta dei dipendenti del ministero dei Beni culturali che lavorano nell’Anfiteatro Flavio.

A indire lo stato di agitazione che ha provocato la nuova chiusura dopo quella di giovedì, è stato il sindacato Flp che ha convocato una nuova assemblea autonoma. Le altre sigle, invece, stanno organizzando una mobilitazione unitaria per venerdì 28 giugno che dovrebbe coinvolgere anche i dipendenti dei musei e delle aree archeologiche statali, che potrebbero quindi non aprire. Al tempo stesso si vorrebbero chiamare i lavoratori ad azioni di informazione e sensibilizzazione del pubblico sui motivi della protesta: blocco delle assunzioni, mancata registrazione dell’accordo sull’aumento dei turni festivi da parte del ministero dell’Economia e sospensione del pagamento del salario accessorio da 9 mesi. Ma è improbabile che americani, tedeschi o giapponesi, probabilmente a Roma per un sol giorno, capirebbero e anziché solidarizzare con i lavoratori in agitazione riverserebbero contro di loro un cumulo di improperi nelle diverse lingue.

colosseo12I lavoratori, in ogni caso, hanno le loro buone ragioni e la situazione dovrebbe in ogni caso sbloccarsi. Nell’incontro del 20 giugno scorso i dirigenti del Ministero hanno informato infatti i segretari nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Flp, Snabca-Unsa dello stato dei pagamenti e della causa dei ritardi”. “Nei giorni successivi – dice una la nota – è stato accertato il parere sostanzialmente positivo della Ragioneria Generale dello Stato. Il Ministero è attivo affinché vengano predisposti gli atti con l’obiettivo di effettuare i pagamenti entro il mese di luglio”.

Il segretario nazionale del Flp-Bac, Rinaldo Satolli, ha spiegato che ”ai motivi generali dello stato di agitazione dei beni culturali emersi nella scorsa assemblea ma sul tappeto da tempo, noi dell’Flp (un sindacato che colta oltre il 10 per cento di rappresentanza del settore a livello nazionale) abbiamo un’altra vertenza in atto a Roma, con la Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici: l’utilizzo improprio di 70 addetti a vigilanza e accoglienza e il conseguente ricorso a una società di vigilanza privata. Noi abbiamo già fatto un esposto alla Procura della Corte dei Conti – ha proseguito – e vogliamo l’internalizzazione di tutte le attività istituzionale”.

”Nell’incontro di giovedì con il capo di Gabinetto del Ministero – ha continuato Satolli -, infine, non abbiamo avuto risposte concrete, tanto da mantenere lo stato di agitazione e le assemblee unitarie convocate in biblioteche e archivi d’Italia domani e il 28 in musei e siti archeologici”.

Intanto, Il sindaco Ignazio Marino si è appellato alla Protezione civile e ha fatto distribuire bottigliette d’acqua a visitatori e turisti bloccati dalla protesta. Lunedì si riuniranno in assemblea alla Biblioteca nazionale centrale i dipendenti delle biblioteche e degli archivi statali romani. Il rischio di altre chiusure temporanee è reale.

Antonello La Monaca