A Roma è ancora l’argomento trasporti a tenere banco. Il nuovo sos interesserebbe l’Atac, l’azienda del trasporto urbano, per la quale sembrerebbe prevedersi, per i mesi estivi, un taglio delle corse del 45 per cento. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale del Pd Athos De Luca. Ma l’Atac smentisce. In ogni caso, la carenza di personale è reale, con comprensibili conseguenze più pesanti nella stagione estiva.
“Negli ultimi due anni – ricorda l’amministratore delegato di Atac, Roberto Diacetti – l’organico è diminuito di 1.200 dipendenti, due terzi dei quali autisti, andati in pensione e non riassunti per i divieti imposti dalla spending review e per i conti in rosso dell’azienda. Siamo in attesa dal Campidoglio dell’autorizzazione per assumere lavoratori interinali con i quali coprire le emergenze”.
“Una follia – dichiara il consigliere De Luca – una decisione che nasce dalle difficoltà economiche dell’azienda, malgrado l’aumento del biglietto, indebitata con le banche e carente di autisti per i noti fatti di parentopoli”. In ogni caso, la ventilata soppressione del 45 per cento delle corse nel mese di luglio, e nel caso l’anticipazione denunciata dal consigliere De Luca corrispondesse alla realtà sarebbe davvero un provvedimento inaccettabile, tale da mettere in discussione la stessa ragion d’essere dell’Atac.”Un’azienda – rincara la dose di De Luca – incapace oramai di garantire un minimo di regolarità nel trasporto pubblico”.
Luca Pandolfi