Maroni attacca a tutto campo: “Rimango segretario”. Il leader della Lega sfida poi Bossi: “Spieghi la sua

assenza”. E congela il congresso: “Deciderò io quando sarà il momento di farlo”. Intanto convoca l’Assemblea federale per il 21 e 22 settembre annunciando la volontà di “tornare a essere movimento per recuperare i voti di Grillo”. Roberto Maroni fa il “cattivo”, e lo dce apertamente, al termine dell’assemblea di Milano degli eletti della Lega Nord, non più disposto a tollerare liti e contrasti interni. A chi oggi non ha partecipato all’assemblea chiederà conto dell’assenza, nessuno escluso. Anche a Umberto Bossi: “Certo, anche a lui chiederò giustificazioni”, dice ai cronisti. “Per me sono tutti uguali. Basta litigi”.

“Non saranno più tollerate azioni in contrasto col Movimento e lo statuto – aggiunge il segretario della Lega – perché queste cose ci danneggiano. Sui contrasti si è tirata una riga e da oggi si cambia musica, poiché un movimento che litiga non è unito e non prende voti”.

Red