Progetto rivoluzionario: Google con mongolfiere a grande altezza porterà Internet anche su deserti e foreste

Progetto rivoluzionario:  Google con mongolfiere a grande altezza  porterà Internet anche su deserti e foreste

Con le mongolfiere, Google vuole portare internet anche nei luoghi più isolati del mondo. Due persone su tre non hanno ancora accesso alla rete in modo veloce ed economico. I palloni volanti, allora potranno consentire l’ingresso sul sistema telematico mondiale anche sulle vaste aree deserte del globo e sulle enormi foreste che, fortunatamente, ancora resistono. Nella maggior parte dei paesi del Sud del mondo il costo di una connessione a internet e’ più di uno stipendio mensile. Google, così, con il suo “Project Loon”, traducibile nel “Progetto del pallone” intende risolvere tutto ciò con l’uso di tecnologia sperimentale davvero rivoluzionaria.

L’idea prevede la creazione di un anello di palloni che, volando intorno al mondo sfruttando i venti delle grandi altezze, saranno in grado di offrire un accesso a tutti i residenti nelle aree rurali ed in quelle remote, così come essere di aiuto dopo disastri naturali che possono aver colpito le infrastrutture di comunicazione.

Da un’altitudine doppia rispetto a quella utilizzata dagli aerei di linea, i palloni aerostatici possono fornire accesso a internet a velocità pari a quelle delle attuali reti 3G o anche superiori. I palloni saranno in grado di comunicare fra di loro in modo da formare una rete a maglie.
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Il progetto pilota ha preso avvio questa settimana con alcune decine di palloni lanciati dall’area di Lake Tekapo, sull’Isola del Sud della Nuova Zelanda. Un gruppo di circa 50 persone di Christchurch, la città più importante dell’Isola, e di alcune zone della stessa regione di Canterbury, é stato dotato di speciali antenne internet che possono connettersi alla rete creata dai palloni in un raggio di 20 km dalla loro casa. L’imprenditore neozelandese Charles Nimmo, di Leeston, e’ stata la prima persona al mondo a connettersi a Internet tramite un pallone.

Antonello La Monaca