L’A350 ha finalmente volato per la prima volta. Seppur con due anni di ritardo sul programma, è stato pieno successo. L’importante test del bireattore intercontinentale di nuova generazione del consorzio europeo Airbus si è concluso a Tolosa con piena soddisfazione dei piloti collaudatori e dei responabili dell’industria. Un successo che pone le basi per intensificare la concorrenza con il rivale statunitense Boeing 787 “Dreamliner” sul mercato degli aeromobili a lungo raggio.
Il volo è durato quattro ore e segna un passo fondamentale sulla via della certificazione completa per il jet, che può trasportare tra i 250 ei 400 passeggeri, a seconda degli allestimenti interni scelti dalle compagnie acquirenti. L’A350 costituisce la migliore speranza del produttore europeo di aeromobili per mettersi al passo in un mercato a lungo raggio dominato ora dai 777 e 787 della americana Boeing. Il progetto A350 ha subito considerevoli ritardi a causa di numerosi problemi sorti in fase di progettazione dell’aereo.
Durante la fasi di decollo e di atterraggio del primo volo dell’A350 è stato chiuso lo spazio aereo che interessa l’aeroporto di Tolosa, nel sud della Francia, dove Airbus ha la sua sede centrale. L’industria europea ha già 613 ordini per l’A350 (890 la Boeing per il 787), e spera che il volo appena effettuato produca effetti già in occasione del “Paris Air Show”, la rassegna aeronautica parigina della prossima settimana, che si preannuncia già come una battaglia degli aerei a fusoliera larga.
Più della metà del jet bimotore Airbus è composta in fibra leggera di carbonio per risparmiare sul carburante, che costituisce la metà del costo dei voli a lungo raggio.
Riguardo i prezzi, Airbus A350 è più caro del Boeing 787. Airbus elenca prezzi che vanno da 254 a 332 milioni di dollari, mentre Boeing per il 787 Dreamliner ha dei prezzi di listino che vanno da 206 a 243 milioni di dollari. Ma Airbus sostiene che l’A350 brucia il 25 per cento in meno di carburante rispetto al Boeing grazie al suo peso più leggero, a motori Rolls Royce ridisegnati e a una nuova aerodinamica. Una differenza, quindi, ben presto recuperabile con l’esercizio, che si tramuterà poi in maggior utile per le compagnie.
Enrico Massidda