Al Doozo di Roma, in via Palermo, Manuela De Leonardis presenta il 10 giugno il suo “Cake”, un libro di arte/cucina. Un viaggio colto che attraversa il sapere, contaminando linguaggi che si connotano di sapori, colori, profumi diversi. Il volume contiene, in dialogo con le ricette, le opere di diciannove artisti internazionali, Hassan Al-Meer, Paolo Angelosanto, Yto Barrada, Beatrice Catanzaro, Maimuna Feroze-Nana, Parastou Forouhar, Maïmouna Patrizia Guerresi, Susan Harbage Page, Reiko Hiramatsu, Uttam Kumar Karmaker, Silvia Levenson, Loredana Longo, MAD_Angela Ferrara e Dino Lorusso, Şükran Moral, Ketna Patel, Pushpamala N., Anton Roca, Jack Sal, Larissa Sansour, che si sono confrontati con il suo contenuto. In occasione di questa presentazione presenti anche gli artisti Paolo Angelosanto, Uttam Kumar Karmaker, Sukran Moral e Jack Sal.
Con l’inchiostro azzurro sono scritte meticolosamente, in arabo e francese (spesso gli ingredienti sono elencati in francese e le spiegazioni in arabo) oltre sessanta ricette di dolci – Mascot au chocolat, Koul Wal Ishkur, Pain d’Espagne, Amandine, Biscuits à l’Anis – molte delle quali associate a nomi femminili: Gateau chocolat Rose, Biscuit Ely, Croissant, Biscuit Linda, Sfouf Souad, Tarte Laurice, Kataif Souad, Gateau Tania, Tarte Hélène, Petits-fours Mary Karkalla…
La mano femminile – anonima – appunta, poi, sulla copertina (usando uno spillo), il ritaglio di foglio su cui ha trascritto la ricetta Cake: 6 uova, 300 gr. di burro, 400 gr. di zucchero, 400 gr. di farina + 2 cucchiai di lievito in polvere, 2 tazze di uva passa + frutta secca.
Oriente e occidente – mediati dall’azzurro del Mediterraneo – si rafforzano nelle pagine di questo manoscritto di cui non conosciamo la provenienza. L’analisi della scrittura araba lo mette in relazione all’area mediorientale, in particolare al Libano. Tra le ricette arabe, infatti, c’è quella del Sfouf, dessert tipicamente libanese.
Bait al Karama (Casa della Dignità) intende combinare un’impresa sociale improntata sulla cultura culinaria palestinese con l’attività di ricerca artistica e storico-culinaria, con l’obiettivo di creare posti di lavoro per le donne che vivono nella Città Vecchia di Nablus. A queste donne intraprendenti e creative va il sostegno di Cake, con l’auspicio che questo viaggio attraverso la cucina e l’arte possa contribuire a superare barriere visibili e invisibili”.
“Cake” è un progetto non-profit a sostegno di BAIT AL KARAMA. Tutti gli artisti, gli autori dei testi e del progetto grafico, i partner e media partner hanno contributo a titolo volontario alla realizzazione del progetto con la finalità di sostenere Bait al Karama Women Centre, prima Scuola di Cucina Palestinese (presidio Slow Food in Palestina) nato dalla collaborazione fra Fatima Khaddoumi (responsabile per i Women Affairs della Old City Charity di Nablus), Beatrice Catanzaro (artista) e Cristiana Bottigella (cultural manager). Prossimi appuntamenti per la presentazione del libro saranno il a luglio nella galleria White Box a New York e il 19-22 settembre nella galleria Oltre Dimore a Bologna nell’abito di Arte libro 2013.
Giusy Lauriola
www.doozo.it – via Palermo, 51/53 – Roma