Ballottaggi: chiusi i seggi è cominciato lo spoglio. Occhi puntati sull’affluenza. Marino sindaco di Roma e Alemanno ammette la sconfitta

Ballottaggi:  chiusi i seggi è cominciato lo spoglio.  Occhi puntati sull’affluenza.  Marino sindaco di Roma e Alemanno ammette la sconfitta

Chiusi i seggi nelle città capoluogo di provincia. Si è votato fino alle 15 per il ballottaggio dei due candidati sindaci che quindici giorni fa hanno ottenuto il consenso più alto rispetto a tutti gli altri concorrenti. Si tratta, dappertutto, di un confronto tra i candidati del Pd e del Pdl.
Dappertutto, però, trionfa a mani basse il partito astensionista. Due settimane fa a Roma votò poco più del 52 per cento. Ieri sera alle 22 la lancetta si è fermata, però, al 32,30 per cento. Poca roba, davvero!

Così il risultato capitolino rischia di essere fortemente” inficiato” dalla bassissima affluenza alle urne. C’è il fondato rischio che il nuovo inquilino del Campidoglio, ormai certamente Ignazio Marino, sia proclamato Sindaco con il sostegno effettivo di una modesta quota, marginale e minoritaria degli elettori. Mentre lo staff di Alemanno ha già ammesso la sconfitta.
spoglio1_original-2Forse è andata meglio in altri capoluoghi. Due settimane fa, infatti, ad Avellino si recò alle urne il 77 per cento, a Viterbo il 67,4 ad Isernia il 71, a Barletta 74,9 a Siena il 68,4. Ieri sera, però, nella città del Palio, del Panforte e dello scandalo Monte Paschi, ha deposto nelle urne il voto solo il 40 per cento.

In 142 comuni della Sicilia si è votato, invece, per il primo turno delle elezioni il rinnovo delle amministrazioni locali. In 39 casi di questi, si applica il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. L’esito del voto è atteso anche per una verifica tutta regionale. Sia sulla tenuta del governo Crocetta, sia di quella del Movimento Cinque Stelle che nell’Isola ha una vera e propria “roccaforte”.

G.I.