Processo Eternit a Torino . Condanna in appello a 18 anni per Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero

titolare del gruppo industriale dell’amiantounico imputato rimasto a dover rispondere del reato di disastro doloso e omissioni di protezioni antinfortunistiche per le malattie e le morti di alcune migliaia di lavoratori. Il reato a carico dell’altro imputato, il barone belga Luois De Cartier, morto due settimane fa all’età di 92 anni, è stato dichiarato estinto.

Sono state, infatti, oltre 2000 le parti civili che si sono costituite al processo. Uomini e donne, molti dei quali rappresentati dalle proprie famiglie perché deceduti, che avevano contratto tipiche malattie da esposizione all’amianto come mesoteliomi pleurici e asbestosi per aver lavorato o solo vissuto nelle vicinanze degli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo, Bagnoli e Rubiera. Il Comune di Casale Monferrato ha ottenuto dalla Corte il risarcimento più alto, 30,9 milioni di euro, contro i 25 del primo grado.