E’ stato un volo record per il razzo Soyuz “Missione 36/37” destinazione Iss. La Soyuz è giunta a destinazione dopo sole cinque ore e 46 minuti. Luca Parmitano, Fyodor Yurchikkhin e Karen NybergI hanno attracco alla Stazione alle 3,17 ora italiana. Il portello di collegamento tra caplusa e Stazione è stato aperto solo alle 5, 14, lasciando isolati i tre in attesa per 1 ora e 57 minuti. Per loro è ora prevista una settimana di adattamento alla assenza di peso. La navicella Soyuz TMA-09M si è alzata dal cosmodromo di Baikonour alle 22:31:24 ora italiana del 28 maggio (02:31:34 ora locale del 29 maggio) ed ha raggiunto l’orbita nove minuti più tardi. A seguito di una serie di manovre durante quattro orbite intorno al pianeta, la Soyuz si è agganciata al modulo Rassvet della Stazione dopo appunto sole cinque ore e 46 minuti dal lancio.
Parmitano, Yurchikkhin e Nyberg sono stati accolti sulla Iss dai tre dei nuovi compagni di missione già da tre mesi in orbita, i russi Pavel Vinogradov e Alexander Misurkin l’americano Chris Cassidy, che hanno porto loro il benvenuto ai nuovi arrivati. L’arrivo ha coinciso con la ripartenza dalla Iss di Chris Hadfield, Tom Marshburn e Roman Romanenko che avevano concluso il previsto periodo di permanenza di sei mesi sulla stazione spaziale.
Ora dopo la necessaria fase di acclimatamento per adattarsi alla assenza di gravità, per Luca Parmitano comincerà un programma inteso di 166 giorni con 20 importanti esperimenti.
Il razzo era partito regolarmente alle 22,31 italiane dal cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan, con a bordo appunto l’italiano Luca Parmitano in compagnia dei due colleghi di equipaggio, una donna e un uomo, l’astronauta americana della Nasa Karen Nyberg e il comandante russo della Soyuz Fyodor Yurchikhin.
La missione di Luca, denominata “Volare”, é la quinta europea di lunga durata e la prima per gli astronauti dell’Agenzia Spaziale europea, di cosiddetta “nuova generazione”, cioé di quelli selezionati nel 2009. E’ organizzata in collaborazione con l’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana.
Tutti i prescelti viaggiatori della Soyuz prima della partenza trascorrono una settimana in quarantena per essere sicuri delle loro buone condizioni e di trovarsi nella forma più adeguata per condurre la loro missione. Il sistema immunitario é indebolito nello spazio e, pertanto, batteri o di virus eventualmente presenti nell’atmosfera creata artificialmente nella Stazione spaziale potrebbero più facilmente svilupparsi e infettare gli astronauti.
La quarantena costituisce una delle ultime fasi di preparazioni al volo. La diretta streaming del lancio da Baikonur trasmessa dall’Esa era cominciata alle 20:30 ora italiana e il commento era stato affidato all’astronauta italiano Paolo Nespoli, veterano dello spazio.
Red