Piano Kerry per la Cisgiordania fondi privati per 4 miliardi di $

Piano Kerry per la Cisgiordania  fondi privati per 4 miliardi di $

Il Segretario di Stato Usa, John F. Kerry, rende noto un piano economico internazionale per la Cisgiordania per un totale di 4 miliardi di dollari Usa. L’obiettivo di questi investimenti sarebbe quello di ridurre di due terzi la disoccupazione di quest’area della Palestina portandola dell’attuale 21 per cento al 7. I settori più interessati sarebbero tutti quelli suscettibili di creare nuova occupazione, in primo luogo il turismo. Si tratterebbe di finanziamenti esclusivamente privata senza che i contribuenti americani debbano versare alcunché.

Kerry ha parlato anche di un gruppo di investitori privati, coinvolti dall’ex primo ministro britannico Tony Blair in particolare per lo sviluppo di progetti agricoli, da cui ci si attende l’incremento del Pil di questa ragione di almeno il 50 per cento nell’arco di tre anni.

Il Segretario di Stato ha fatto queste dichiarazioni nel corso di un incontro economico internazionale, il “World Economic Forum”, al quale sono intervenuti anche il Presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ed il Presidente israeliano, Shimon Peres. Organizzato sulle rive del mar Morto, in Giordania, ha costituito una delle rare occasioni in cui i vertici israeliani e palestinesi possono parlarsi direttamente.

jkerry1 ohn-kerry[1][1]Secondo Kerry é molto importante migliorare le condizioni di vita dei palestinesi, in particolare dei giovani disoccupati, se si vuole costruire uno Stato indipendente che viva in pace con i vicini israeliani. Per fare ciò, ha aggiunto, non c’è più tempo da perdere. Per questo, rivolgendosi sia a Peres, sia ad Abbas ha detto: “i negoziati non avranno successo se non negoziate”.

Il leader palestinese ha, però, sostenuto che un intervento solo di natura economica non basterà a risolvere i problemi al tappeto ed ha accusato Israele di non aver voluto sostenere il progetto di pace presentato nel 2002 dai paesi arabi. Abbas ha anche respinto ogni ipotesi che i palestinesi possano accettare l’idea di accontentarsi solo di una soluzione che affronti al 50% la questione territoriale e dei confini per rivedere, poi, le cose tra 15 anni.

Il Presidente israeliano Peres, concordando sul fatto che l’aspetto economico non basta, ha comunque invitato l’interlocutore a sedere al tavolo dei negoziati per poi aggiungere: “rimarrete sorpresi per tutto quello che potreste ottenere. Gli scettici non fanno la Storia”.

John De Giorgi