La finale di Coppa Italia più temuta degli utlimi anni finisce nelle mani della Lazio. La paura di ulteriori scontri dopo quelli dell’utlimo derby è svanita presto per dare spazio allo spettacolo in campo e sugli spalti. La vittoria dei biancocelesti è la sublimazione del lavoro svolto dal Presidente Lotito e dal suo staff negli ultimi anni. Più squadra, più organizzata, più serena la Lazio rispetto a una Roma sempre più vittima di se stessa e da un paio di stagioni in confusione generale.
Finisce con i giocatori della Lazio in festa sotto il delirio della curva nord e una coppa italia da portare in trionfo. Finisce con le lacrime di Francesco Totti e Daniele De Rossi. Capitan presente e futuro rispecchiano l’immagine smarrita della Roma di oggi. Orfana di un progetto sportivo reale, la Roma esce dallo stadio Olimpico con la netta sensazione di dover davvero tirare le somme e capire una volta per tutte le ragioni di un fallimento che sembra non avere fine.
Il tecnico dei biancocelesti Petkovic si lecca i baffi dopo un finale di stagione disastroso, costato il sorpasso dei giallorossi in classifica. La sua Lazio ha raccolto i frutti di un’annata fatta di alti e bassi ma comunque positiva. E così, in un colpo solo, i biancocelesti hanno conquistato il sesto trofeo nazionale della loro storia, un posto in Europa League e il diritto di giocarsi ad agosto la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus.
E mentre la Lazio festeggia la sua storica vittoria, alla Roma restano le briciole e le lacrime dei suoi uomini simbolo.
Gianluigi Zamponi