Bilancio attivo per Ferrovie dello Stato, ma scoppia la grana Italo: l’accusa è di dumping. Per il quinto anno consecutivo il Gruppo Ferrovie dello Stato presenta al Paese un bilancio in attivo, di 380 milioni, dimostrando il contrario a chi per decenni aveva definito quest’azienda come insanabile. Non c’è tempo per tirare i remi in barca perché sulle Ferrovie si abbatte un ‘altra tegola.
Questa volta si chiama dumping, l’accusa rivolta alle Ferrovie da NTV, l’unico concorrente dell’alta velocità. Nuovo trasporto viaggiatori, cioè Italo. Sotti i riflettori, l’Alta velocità, la tratta Salerno – Torino. Nella denuncia all’Antitrust si accuserebbero le Ferrovie di voler stracciare la concorrenza vendendo sotto costo i biglietti per restare unico punto di riferimento sulla lucrosa linea.
Una domanda alla quale nell’esposto denuncia presentato si cerca di fornire una risposta. Secondo NTV le Ferrovie perseguirebbero una politica alla Robin Hood alla rovescia, cercando di dare di più a chi viaggia meglio e togliendo a chi viaggia molto peggio. Negli ultimi tempi, infatti, le tariffe dei treni Intercity sono aumentate di circa il 6 per cento.
Di stucco Mario Moretti, amministratore delegato di Ferrovie. “Un’accusa quella rivolta a Ferrovie che mi lascia veramente basito. Secondo la concorrenza guadagneremmo con l’alta velocità. Non che la ricetta consigliata sia quella di alzare i prezzi?”
Una richiesta quella di NTV che pare non turbare neppure il ministro competente, Maurizio Lupi, il quale si limita ad osservare che sull’accusa di dumping saranno aperte indagini per stabilire da parte del comitato del Ministero dei Trasporti e di quello dell’Economia se tali violazioni si siano verificate. Tuttavia il rappresentante del Governo giudica un errore l’esposto presentato all’Antitrust perché sarebbe delegata a soggetti terzi la risoluzione di un problema.
Enrico Barone