Il 1 maggio celebrato in tutta Italia. Da ovunque “grida” di allarme per la mancanza di lavoro

Cgil, Cisl e Cisl a Perugia. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano anche quest’anno ha ricordato una vera e propria piaga che rende l’Italia un paese incivile: quella dei morti e dei feriti sui luoghi di lavoro. Il Presidente della Camera Laura Boldrini a Palermo e a Portella delle Ginestre dove il 1 maggio 1947 il bandito Salvatore Giuliano fece una strage di contadini proprio in occasione di una delle prime libere celebrazioni siciliane del Primo Maggio dopo la fine del fascismo. Da Parigi, appena arrivato da Berlino dopo l’incontro con il Cancelliere Angela Merkel, il premier Enrico Letta ha detto: “Il lavoro è il cuore di tutto. Se noi riusciamo sul lavoro a dare dei segnali positivi ce la faremo. Appello di Papa Francesco nel corso dell’udienza generale a San Pietro che ricorda l’importanza del lavoro “che ci da dignità”.

A conclusione della giornata della “Festa del Lavoro”, il tradizionale “concertone” in piazza San Giovanni, a Roma presentato da Geppi Cucciari. Pioggia e minore partecipazione degli anni passati. Il leader della Cgil, Susanna Camusso: “anche se datato, nessuna ragione per metterlo in dubbio e neanche nessuna possibilità di spostarlo da Roma”. Polemica della Camusso Alemanno: “Il sindaco continua a renderci la vita difficile”. La diretta su Rai 3.

Incidenti invece a Napoli tra sindacati e Cobas, con l’intervento della polizia, che hanno provocato l’interruzione del concerto.

Di segno opposto il commento del leader del M5S: ”Festeggiare il Primo Maggio – tuona dal suo blog Beppe Grillo – è uno stanco rito assolutorio dei responsabili, di sindacati complici, di prenditori di appalti pubblici di Confindustria, di partiti che hanno occupato lo Stato. Una celebrazione dal profumo rancido di 2 novembre dei lavoratori”.