La decisione è stata presa in una riunione nella sede del Coni alla presenza del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, dei due club, della Lega e della Rai che trasmetterà l’incontro.
L’anticipo del fischio d’inizio di tre ore rispetto all’iniziale programmazione di questo insolito quanto prestigioso derby tra Roma e Lazio, dopo indecisioni e ripensamenti durati due settimane, è avvenuta «in piena condivisione e grazie alla disponibilità di ognuna delle parti che ha rinunciato a qualcosa nell’interesse comune e per la migliore riuscita della manifestazione – ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò – e questa sarà la prova del nove, del fuoco”. Malagò ha poi aggiunto: “Non si può più sbagliare nulla, dentro e fuori lo stadio. Deve essere una festa. E se qualcuno ha intenzione di rovinarla, sappia che rischierà di far pagare un prezzo altissimo». Come dire, o tutto andrà bene, o ci saranno conseguenze per tutti.
A seguito degli incidenti dell’8 aprile scorso nei dintorni dell’Olimpico in occasione del derby di campionato terminato 1-1, si era ipotizzato, infatti, di non autorizzare più che incontri di questo genere si svolgessero nelle ore notturne. Inizialmente era stato anche preso in considerazione il trasferimento delle partite in altre sedi, in diversa data, oppure lo svolgimento a porte chiuse.
Domenica 26 maggio Roma avrà anche altri problemi legati all’Ordine e alla Sicurezza. Per quel giorno, infatti,
La presenza delle forze dell’ordine in divisa, in ogni caso, dovrebbe essere ridotta al minimo sia all’interno dell’Olimpico che fuori, dove contingenti mobili saranno pronti a intervenire nel giro di pochi istanti in caso d’incidenti. E dal momento che la consultazione elettorale non interesserà l’intero territorio nazionale, è prevista la richiesta di rinforzi da altre province.
Luca Marco Massidda