Il Piano rifiuti del Lazio di Zingaretti: i problemi del passato ed esplosi con l’inchiesta su Cerroni solo frutto della “pigrizia” della politica. L’opposizione non ci sta. Gramazio ( FI ): Ci aspettavamo di più

Il Piano rifiuti del Lazio di Zingaretti: i problemi del passato ed esplosi con l’inchiesta su Cerroni solo frutto della “pigrizia” della politica. L’opposizione non ci sta. Gramazio ( FI ): Ci aspettavamo di più

Nicola Zingaretti, ha presentato il Piano rifiuti della Regione Lazio  e si é associato alla richiesta del Sindaco di Roma, Ignazio Marino,  di nominare un nuovo Commissario straordinario con la consapevolezza, come ha detto,  che  “con la chiusura di Malagrotta si è archiviata definitivamente l’era delle megadiscariche e si è aperta una fase completamente nuova, in cui i siti di smaltimento sussisteranno come siti piccoli, a impatto ambientale sostenibile, a sostegno della chiusura del ciclo dei rifiuti”.

Il discorso di Zingaretti è giunto in un momento particolare per gli importanti sviluppi giudiziari che stanno coinvolgendo Manlio Cerroni richiamando le responsabilità di tutto l’intero vecchio mondo politico romano. L’indagine appena avviata, infatti,  rischia di scoperchiare anche la “pentola” delle responsabilità di molti uomini dei partiti e delle istituzioni  in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Capitale di altre zone del Lazio.

1a5300 zingarettiIl momento é delicato anche per Zingaretti giunto all’attuale responsabilità dopo essere stato Presidente della Provincia, e relative competenze in materia,  e uomo politico importante di quel Centro sinistra che ha avuto non pochi rapporti e coinvolgimenti con il  “Supremo” dell’immondizia, come Manlio Cerroni veniva chiamato. Dalle carte dell’indagine emerge la necessità che sia fatta chiarezza sui rapporti di Cerroni con uomini e strutture pubbliche.

Zingaretti ha provato, in qualche modo, a circoscrivere le responsabilità del mondo politico in materia di rifiuti, declassandole a questione di “pigrizia”: “Diciamoci la verità, ha detto, in questi anni il ruolo svolto dall’avvocato Manlio Cerroni e dalle sue aziende è stato anche figlio di una pigrizia, per non dire a volte di una rinuncia, della politica a svolgere pienamente il suo ruolo. Auspico anche io, come ha detto il procuratore Giuseppe Pignatone, che l’inchiesta possa rappresentare un contributo alla soluzione del 1a5301 pignatoreproblema rifiuti a Roma Di sicuro , ha aggiunto Zingaretti, sappiamo quali sono le nostre responsabilità. Le responsabilità delle istituzioni e le responsabilità della politica. Proprio in un momento come questo non ho problemi a dire: nessuna sudditanza o timore a confermare che questa istituzione si costituirà parte civile rispetto agli atti processuali in corso”.

L’opposizione, però,  non si accontenta di una così ridotta assunzione di responsabilità e con Luca Gramazio, capogruppo di Forza Italia, va all’attacco: “Ci aspettavamo davvero di più dall’intervento del presidente Zingaretti e dall’intera maggioranza. Nessuno di noi ha voluto scambiare l’Aula del consiglio regionale per quella di un tribunale. Per questo non abbiamo emesso assoluzioni o condanne. Drammaticamente, ancora oggi persiste l’incapacità di dare risposte da parte dell’amministrazione Zingaretti sul futuro della gestione dei rifiuti nel Lazio. Nulla sappiamo di quali saranno i provvedimenti e gli atti che questa Amministrazione utilizzerà, affinché non si ripeta a Roma e nel Lazio lo spettacolo al quale la politica ha costretto ad assistere i nostri concittadini negli ultimi venti anni. La paura è che senza una reazione coraggiosa ed efficiente da parte della politica, il rischio di nuove sudditanze sia sempre in agguato.

gramazio lucaTrasparenza degli atti, investimenti adeguati a garantire l’ambiente e la salute pubblica sono figlie di una capacità di programmazione, a tutt’oggi assente con Zingaretti e la sua giunta di centrosinistra. Siamo pronti a collaborare se ci sarà la voglia di rivoluzionare un sistema malato e pericoloso come quello dei rifiuti. Non se qualcuno vorrà far finta che non sia accaduto nulla, come se il binomio Cerroni-Malagrotta non avesse proliferato un mare di compiacenza. La reazione, emblema della discontinuità, dipenderà dal coraggio di affrontare “di petto” questa situazione. In questi dieci mesi, ed oggi ne abbiamo avuto la conferma, questo coraggio non lo abbiamo visto nè noi, né i nostri concittadini”.

Alessandro Di Severo