Vietati matrimoni tra persone dello stesso sesso sia in India, sia in Australia

Vietati matrimoni tra persone dello stesso sesso sia in India, sia in Australia

Grande rilievo in tutto il mondo hanno ricevuto due sentenze che, quasi contemporaneamente, sono state emesse in Australia ed in India con il divieto dei matrimoni tra adulti dello stesso sesso.  A Nuova Delhi la Corte Suprema indiana, confermando la validità della legge che punisce penalmente i rapporti tra persone dello stesso sesso, ha cancellato una sentenza del 2009  del tribunale di New Dehli e ripristinato una norma risalente al periodo coloniale secondo la quale  l’omosessualità è considerata un crimine contro natura punibile con 10 anni di prigione.

Secondo la Corte Suprema, infatti,  tale norma non poteva essere abrogata solamente con una sentenza pronunciata da un semplice tribunale, ma doveva  costituire il risultato di un processo di revisione legislativa.

Dure le reazioni a questa decisione. Ashok Row Kavi, un attivista gay indiano ha definito la decisione della Suprema Corte”una terribile sconfitta per la comunità omosessuale che provocherà maggiori problemi costringendo le persone che nascondono la loro identità sessuale a non rivolgersi alle autorità sanitarie”.

In Australia, la Corte Costituzionale ha vietato, con un suo pronunciamento, i matrimoni gay nell’intero continente. Una decisione che giunge proprio all’indomani  dalla celebrazione dei primi matrimoni omosessuali nello stato della capitale Canberra.

Il Parlamento aveva approvato nello scorse settimane, infatti, una legge con la quale si permettevano i matrimoni omosessuali. Un provvedimento entrato subito in vigore tanto che, dalla scorsa settimana, già numerose erano state le coppie  ad unirsi in matrimonio.

ragazze gay

La Corte Costituzionale che ha stabilito, però, che in Australia il matrimonio è regolato dalla legge federale e non da quelle dei sei stati e dei due territori che compongono il Paese. Con lo stesso dispositivo della sentenza la Corte Costituzionale ha ribadito che “la legge sul matrimonio non è valida per la formazione o il riconoscimento dell’unione di coppie dello stesso sesso.”

Il primo effetto del pronunciamento della Corte Costituzionale è stato l’annullamento di 27 unioni omosessuali.

Enrico Barone