Ucraina, la protesta dilaga. Ucciso un agente e morto in ospedale un dimostrante. Ai manifestanti armati, il ministro Zakhartchenko risponde: “In caso di pericolo useremo la forza”. Gruppi di dimostranti attaccano la sede del Parlamento con bottiglie incendiarie

Ucraina, la protesta dilaga. Ucciso un agente e morto in ospedale un dimostrante. Ai manifestanti armati, il  ministro Zakhartchenko risponde: “In caso di pericolo useremo la forza”. Gruppi di dimostranti attaccano la sede del Parlamento con bottiglie incendiarie

Nessun segno di tregua per la protesta “europeista”, ormai fondamentalmente antigovernativa, dilagata a Kiev. Nella tarda mattinata di ieri, il ministero dell’Energia è stato occupato dai manifestanti del gruppo civico ‘Spilna Sprava’ fino all’intervento del capo del dicastero, Eduard Stavitski, che ne ha ordinato lo sgombero. Nel frattempo Andriy Hrytsenko, noto leader dell’opposizione, ha fatto appello ai dimostranti, perché portassero con sé le armi che possiedono legalmente, per utilizzarle in eventuale necessità di autodifesa: “Le armi da fuoco dovrebbero essere usate solo in risposta a minaccia alla vita umana. Sarò il primo a farlo”.

Il ministro dell’Interno ucraino, Vitali Zakharchenko, ha invece annunciato: “Vani gli sforzi per risolvere pacificamente la crisi” nel Paese. “Le nostre chiamate per la pace non sono state ascoltate, è stata violata una tregua”. Gli attivisti riuniti in piazza Indipendenza e quelli negli edifici pubblici occupati saranno considerati dalla polizia come membri appartenenti a “gruppi estremisti” e in caso di pericolo “saremo costretti a usare la forza”. 124737292-c7887518-f987-430f-8b4a-76941a2551ab

I segni della forza sono già emersi chiaramente dalla recente morte di un manifestante, deceduto in ospedale, in seguito alle ferite riportate negli scontri di mercoledì. Si tratta del sesto dimostrante morto dal 22 gennaio.
Eppure il ministro dell’Interno accusa piuttosto i manifestanti di aver fatto scorta di armi e di aver rapito tre agenti di polizia, due dei quali sono stati liberati, ma con segni di tortura sul corpo. Il comando della Resistenza nazionale risponde negando “categoricamente” il sequestro.
Il dato certo però è che un poliziotto ucraino di 27 anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco alla testa, mentre tornava in un dormitorio delle forze speciali.

Un caso singolare è invece quello riportato dal Kiev Post, che scrive di centinaia di poliziotti, schierati a controllare l’edificio del governo locale di Vinnycja, che si sono uniti ai dimostranti. I manifestanti hanno quindi preso il controllo dell’edificio dell’amministrazione centrale regionale, facendo 130216998-5dc10a26-3a81-4f54-9d27-e35d9e4603b9salire a dieci le città in cui è stato preso il controllo di edifici governativi.

Arriva nel frattempo un nuovo tentativo per disinnescare la crisi aperta nel Paese: il presidente ucraino, Viktor Yanukovich, ha incontrato oggi i leader dell’opposizione, presso la sede della presidenza ucraina. Presti il leader del partito Udar, il campione di pugilato, Vitali Klitschko, il leader del partito dell’Unione pan-ucraina Patria, partito dell’ex premier Yulia Tymoshenko, Arseniy Yatsenyuk, e il leader nazionalista, Oleg Tyagnybok.

Il presidente ucraino ha annunciato di aver destituito il capo dell’amministrazione municipale di Kiev, Oleksandr Popov, che lui stesso aveva nominato nel novembre 2010. Al suo posto andrà Volodymyr Makeyenko, deputato del Partito delle Regioni al potere nella Repubblica ex sovietica. Mayenko è anche capo della commissione per il Regolamento alla Rada Suprema, il Parlamento. Di fatto la carica che questi andrà a occupare, distinta da quella di sindaco solo poco più di tre anni fa, comporta il controllo politico della capitale.

Ad intervenire sulla situazione in Ucraina è anche la parte religiosa: Il Primate della Chiesa greco-cattolica si offre di mediare per “placare la collera del popolo”. distruzioni siria

Anche stamattina la protesta in Ucraina va avanti: è stata respinta l’offerta del presidente Yanucovich, di un governo guidato dal leader dell’opposizione e centinaia di dimostranti hanno attaccato l’edificio di Casa Ucraina, a 250 metri dalla Piazza Maidan.

Il fronte moderato di cui fa parte l’ex ministro degli Esteri, Arseniy Yatsenyuk, continua a lanciare appelli al movimento perché cessino le manifestazioni violente. Ieri notte, parlando alla folla nella piazza centrale di Kiev, Yatsenyuk ha detto che potrebbe essere decisiva la seduta straordinaria del parlamento, convocata per martedì, nella quale, secondo gli annunci di Yanucovich, potrebbero anche essere attenuate le misure inserite nelle leggi anti-protesta.

Nel frattempo, durante la notte, la sede del Parlamento è diventata mira di bottiglie incendiarie da parte di gruppi di dimostranti. La polizia ha risposto con i lacrimogeni.

Isadora Casadonte