Terremoto. Sempre più scosse. Sempre più morti: 281

Terremoto. Sempre più scosse. Sempre più morti: 281

Le scosse di terremoto giungono puntuali ogni notte. E’ accaduto anche questa volta, per la terza notte di fila.  La magnitudo è sempre d’intensità importante. Pure stavolta, sopra il 4.0. Ovviamente l’area è la stessa. Quella dove è andato aumentando il numero dei morti, salito a 281.

Il bilancio di questo disastroso sisma è incrementato dalla parte del reatino e di Amatrice in particolare, dove resta ignoto il numero dei dispersi, mentre nella parte marchigiana, in provincia di Ascoli Piceno, è stato stabilito che non c’è più nessuno da cercare.

Anche oggi , giornata dedicata al lutto nazionale e ai funerali di una parte delle vittime,che si terrà ad Ascoli, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,  resta alta la paura delle scosse  che si succedono ad Amatrice, Arquata, Accumoli e Pescara del Tronto dove ormai è tutto solo desolazione e silenzio.

terr_amatrice24Agosto2016

I sommovimenti della terra hanno abbondantemente superato le migliaia in tre giorni. Alcuni anche di forte intensità. Secondo gli esperti stanno seguendo dei criteri abbastanza definiti in occasioni di eventi tellurici caratterizzati dalla intensità di magnitudo attorno al 6.0 come quello che ha colpito questa fetta di territorio che sta a cavallo tra Lazio, Umbria e Marche. Uno dei più a rischio del nostro paese.

 

Il fenomeno, ovviamente, influisce sul morale della popolazione sopravvissuta, già così duramente colpita, e costringe i soccorritori ad aumentare ancora la cautela con cui si addentrano tra vicoli e stradine dove i rischi di ulteriori crolli sono davvero alti.

 

amatrice terremoto 2

Resta alto il numero dei feriti ricoverati in ospedale, soprattutto con codice rosso e giallo, tra i nosocomi di Ascoli, dell’Aquila, Rieti e Roma, dove sono stati trasportati con le eliambulanze.

Controlli ulteriori sono in corso  in un’ampia zona, anche in molte località al di fuori dei più grandi centri cittadini e case isolate. I soccorritori stanno continuando a scavare là dove si sa per certo che si trovassero persone al momento dei crolli.

La difficoltà nel definire il numero dei dispersi nasce dal fatto che al momento del terremoto molte delle persone presenti nella zona più vicina all’epicentro sono in gran parte non residenti e  villeggianti, per cui è molto difficile avere un quadro certo del bilancio finale delle vittime fino a quando non saranno estratti materialmente i corpi da sotto le macerie. E questo nessuno è in grado di dire quando potrà essere messa la parola fine alle operazioni di ricerca,

terremoto norcia

I danni sono ingenti e vanno dal Lazio, all’Umbria e alle Marche. Il sisma è stato distintamente avvertito fino a Roma dove è stata registrata una lunga durata del moto oscillatorio, e lo stesso è accaduto per le scosse che si sono via via succedute.

 

Il Consiglio dei ministri si è riunito per predisporre un piano di aiuti di sola emergenza perché, al momento, non è certo possibile avviare un piano di ripresa, anche se non mancano già le discussioni su come impostare un tale piano visto che c’è chi già riparla della creazione di nuove città e chi, invece,vuole ricostruire là dove si trovavano le case oggi distrutte.

terremoto pescara tronto

 

Il  terremoto,  inizialmente segnalato con magnitudo 6.4. e ad una profondità di soli quattro chilometri, è  stato immediatamente seguito da numerose scosse di assestamento molto potenti che hanno tutte toccato i 5 gradi di magnitudo. Molte segnalate nei pressi di Perugia. In questi casi, ovviamente, i soccorritori si sono dovuti ogni volta allontanare dagli edifici per evitare eventuali ulteriori crolli.

Ovviamente,  il  ricordo va immediatamente al terremoto che nel 2009, con una magnitudo 6.3, colpì l’Aquila, lasciando più di 300 morti.