Telefonia: più reti fisse, meno sms

Telefonia: più reti fisse, meno sms

Continua il duello tra Telecom e Wind, che si contendono la palma di principale operatore di telefonia in Italia: in vantaggio, secondo il primo report 2017 dell’Agcom, è ancora l’ex monopolista, mentre l’azienda di Ibarra perde terreno a fine 2016. Ma la fusione con 3 potrebbe rivoluzionare gli scenari, dove intanto continuano a comparire nuovi player.

La classifica delle reti fisse

Dopo cinque anni di cali, cambia segno il mercato delle reti fisse in Italia, che nel primo trimestre del 2017 ha fatto registrare una crescita pari a 50 mila linee. Come spiegato dal puntuale report dell’Agenzia delle Comunicazioni, questo risultato è la somma della riduzione delle linee di Telecom Italia (che fanno segnare meno 80 mila accessi) a cui risponde l’incremento generale di tutti gli altri operatori del mercato, che portano a casa un positivo + 130 mila linee.

Telecom guida nonostante la flessione

Più in generale, guardando ai dati su base annua l’Agcom rivela che la flessione complessiva è pari a poco meno di 40 mila linee; è ancora una volta l’ex monopolista Telecom Italia a segnare il passo in maniera più incisiva, perdendo circa 460 mila linee, mentre il complesso degli altri operatori ne guadagna ben 420 mila. Per quanto riguarda la spartizione del mercato, il predominio resta comunque nelle mani di Telecom Italia, che si attesta al 55,7% del totale nonostante una flessione di 2,1 punti percentuali nell’ultimo anno.

L’avversario si chiama Wind

Il primo avversario concreto della società guidata dal Ceo Flavio Cattaneo è la Wind, che comunque è distanza di gran lunga (ferma a 13,1%, con solo una leggerissima perdita di 0,3 punti percentuali nel 2016). Per la compagnia di Ibarra comunque si preannuncia un anno importante, dove saranno concreti gli effetti della grande fusione con H3G, che già ha portato qualche beneficio agli utenti mobile; per chi invece è interessato alle linee domestiche, il consiglio è di approfittare delle occasioni di risparmio presenti sulla pagina http://www.piucodicisconto.com/offerte-codice-sconto-infostrada-it.html, piattaforma del gruppo Tikato dedicata proprio a sconti e coupon promozionali.

Il mercato delle reti

Tornando alla classifica degli operatori di rete fissa in Italia, si rivela più ridotto il margine tra il secondo e il terzo posto, dove si mantiene stabile Fastweb (11,9% del totale, crescita dello 0,8%) tallonata a stretto giro da Vodafone, capace di raggiungere l’11,4% del mercato grazie anche a un incremento annuale di poco inferiore al punto percentuale.

La crescita delle linee mobili

Un segmento che invece non conosce decremento è quello delle linee mobili, che hanno registrato complessivamente un aumento su base annua di 1,3 milioni, con una crescita imponente (pari a 0,4 milioni) da parte dei soli Mvno (Mobile Virtual Network Operator). Anche in questo ambito è la Telecom Italia – Tim a confermarsi leader di mercato, con una quota del 30,2%, ma in questo caso le distanze con gli altri player sono decisamente più accorciate: al secondo posto c’è infatti la Vodafone, lontana appena 0,6 punti percentuali, mentre a completare il podio compare la Wind con il 22,1%.

L’avanzata di Wind

Tuttavia, nota l’Agcom, se si considerano congiuntamente Wind e H3G che, come accennato, sono operativamente confluite in Wind Tre Spa a inizio anno, la classifica è completamente stravolta, in quanto la new company raggiunge il 33% del mercato e si rivela il primo operatore italiano. Passando invece all’analisi del comportamento degli italiani sulla rete mobile broadband, nell’ultimo trimestre 2016 le sim che hanno effettuato traffico dati ammontano a 53,1 milioni di unità, con un incremento del 5,7% su base annua e un picco da record a dicembre 2016, quando si è registrato una crescita nel traffico del 46,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Sms in declino

Se cresce l’uso delle connessioni mobile, sembra invece inesorabile l’arretramento degli sms inviati, ormai sopraffatti dalle nuove modalità di comunicazione, tra social e messaggistica istantanea come Whatsapp e Telegram; i “vecchi” messaggini hanno toccato quota 22,8 miliardi nel 2016, in ulteriore riduzione del 28,5% rispetto all’anno precedente e di oltre il 76% rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012.

Gianluca Bottiglieri