Strage in California: marito e moglie ne uccidono 14. Collegati al terrorismo?

Strage in California: marito e moglie ne uccidono 14. Collegati al terrorismo?

Adesso che a casa loro è stato trovato un vero e proprio arsenale ed emergerebbero delle possibili frequentazioni telematiche di lui con l’estremismo islamista l’America si chiede se i due giovani coniugi che hanno fatto la strage in California, a San Bernardino, erano collegato al terrorismo.

Sotto la lente degli inquirenti c’è soprattutto Syed Farook, cittadino americano di 28 anni, impiegato pubblico, di fede musulmana, ma che stando alle prime dichiarazioni dei familiari non sarebbe stato legato all’estremismo islamista. Lei. Tashfeen Malik, 27 anni, era nata in Arabia Saudita. I due si sarebbero sposati lo scorso anno. Lasciano una bambina di sei mesi.

Nel corso delle perquisizioni condotte nella loro abitazione, però, sono state trovate armi e munizioni di ogni genere e secondo alcune voci, tutte da verificare, che vengono fatte circolare in queste ore, i due, o almeno lui, sarebbero stati in grado e pronti ad entrare in azione con qualche azione eclatante.

Così si tratta di capire bene perché i due hanno fatto quello che hanno fatto all’interno del centro sanitario, Inland Regional Center,  dove hanno sterminato 14 persone e ne hanno ferite altre 20 senza che sia ancora possibile stabilirne la causa e trovarne una motivazione logica. A maggior ragione se venisse dimostrato che si trattasse di potenziali terroristi.

 

Restano comunque le testimonianze di quanti hanno detto che Farook e la moglie avrebbero avuto una discussione all’interno della struttura dove si stava svolgendo una festa prenatalizia cui partecipava il personale del centro sanitario. I due sarebbero poi tornati con una terza persona carichi di armi, in tuta mimetica e mascherati.

Dopo la strage i tre si sono dati alla fuga su un suv che, però, è stato intercettato dagli uomini della Polizia. Nel corso di un conflitto a fuoco Farook e la donna sono stati freddati.

Grande il raccapriccio di tutti gli Stati Uniti che hanno assistito impotenti, in diretta televisiva, a questa ennesima strage in diretta avvenuta in una città di circa 200 mila abitanti a cento chilometri di distanza da Los Angeles.

Il Presidente Barack Obama è tornato a parlare contro la facile circolazione delle armi ed ha invitato il Congresso Usa a decidersi una buona volta ad introdurre leggi più rigorose in materia di vendita di armi, pur sapendo che finora non è stato possibile fare alcunché a causa dell’ostilità che la maggioranza dei parlamentari dimostrano sempre contro l’introduzione di una effettiva regolamentazione del mercato di pistole e fucili.