Siria: 30% degli europei dell’Isis sono rientrati a casa

Siria: 30% degli europei dell’Isis sono rientrati a casa

Il  30 per cento dei combattenti islamisti di origine europea che si sono uniti all’Isis in Siria sarebbero tornati a casa nella UE. Sono le conclusioni cui giunge uno studio condotto dal Centro Internazionale dell’Aja per la lotta al terrorismo.

In totale, sarebbero più di 4.000 gli europei arruolati dagli islamisti del Daesh in Siria, di cui il 14 per cento uccisi nel corso dei combattimenti. Tra questi il 17 % sono donne e il 23 % convertiti all’Islam.

Secondo la ricerca, francesi, tedeschi e britannici costituirebbero  il grosso dei combattenti stranieri provenienti da paesi europei , ma in proporzione alla popolazione è il Belgio il paese ad assicurare l’apporto più consistente. La Francia, con 900 miliziani avrebbe fornito il gruppo più numeroso.

In ogni caso i ricercatori sostengono che non tutti i cosiddetti “ foreign fighters” sono terroristi  e che non tutti i terroristi sono combattenti stranieri. La precisazione significa che non tutti coloro che hanno deciso di tornarsene a casa costituiscono un pericolo terroristico.

Le motivazioni che starebbero alla base del rientro sarebbero varie: dalla disillusione, ad eventuali conseguenze per traumi, oltre che l’intenzione di reclutare altri compagni nel proprio paese.

Il paese dove si è registrato il numero più alto di rientri sarebbe la Danimarca, con circa il 50 %, mentre l’Italia è nelle ultimissime classifiche stilate dagli studiosi avendo pochissimi propri cittadini tra le file del Califfato islamico.