Sempre “molto critiche” le condizioni di Schumacher. I medici di Grenoble: “Se non avesse avuto il casco sarebbe morto”

Sempre “molto critiche” le condizioni di Schumacher. I medici di Grenoble: “Se non avesse avuto il casco sarebbe morto”

Sempre molto critiche le condizioni di Michael Schumacher, in stato di coma all’ospedale di Grenoble dopo la rovinosa caduta di ieri mentre sciava sulle Alpi francesi assieme al figlio di 14 anni. A 24 ore dall’incidente, lo staff medico che ha in cura il campione tedesco ha fatto il punto sulla situazione: “Monitoriamo il signor Schumacher di ora in ora. Abbiamo ridotto chirurgicamente l’edema cerebrale. Ora è in stato di coma artificiale per limitare la crescita della pressione intercranica e perciò la temperatura corporea è mantenuta appositamente sui 34 gradi. Le sue condizioni sono molto gravi. La situazione resta critica, ci sono lesione cerebrali diffuse, al momento è nel reparto di rianimazione e non possiamo pronunciarci sul suo futuro”. Nelle primissime ore del 1Schumacher2mattino si era avuta la conferma che il pluri campione del mondo di formula Uno aveva subito durante la notte un solo intervento chirurgico alla testa, e non due come si credeva, per cercare di rimuovere l’ematona e arrestare l’emorragia cerebrale provocata dal violento urto contro una roccia subito nella caduta. Uno dei medici ha anche osservato che se Michael non avesse indossato il casco con ogni probablità non sarebbe giunto vivo all’ospedale.

Nella rovinosa caduta durante un “fuori pista”, il pilota ha riportato un “severo traumatismo cranico”. Quando in elicottero è giunto in ospedale, Michael Schumacher era in stato confusionale e non rispondeva alle domande. L’impatto con la roccia, come ha riferito la sua portavoce, Sabine Kehm, ha 1schumacher12interessato la parte destra del capo. La famiglia di Schumacher, sempre secondo quanto riferito dalla Kehm, ha ringraziato “lo staff medico” che “sta facendo tutto il possibile per aiutare” l’ex pilota tedesco e “tutte le numerose persone che da tutto il mondo hanno espresso la loro solidarietà e inviato auguri per una pronta guarigione”. La famiglia Schumacher ha anche chiesto alla stampa di “rispettare la privacy, nostra e dei nostri amici”. Tutto ciò mentre la procura di Albertville, competente per la zona dell’Alta Savoia dove è avvenuto l’incidente, ha aperto un’inchiesta per accertare le modalità della caduta.

1schumacher5L’ex più volte campione del mondo da tempo possiede una casa nei pressi di Maribel, appunto nell’Alta Savoia. Ieri mattina stava sciando con il figlio Mick quando è caduto battendo violentemente la testa su una roccia coperta dalle neve fresca da poco caduta. Il casco che indossava, come hanno osservato i soccorritori e i medici dell’ospedale di Grenoble dove è stato ricoverato nel giro di pochi minuti grazie al tempestivo intervento di un elicottero, gli ha salvato la vita. L’urto, infatti, è stato molto violento.

La moglie Corinna con i figli Gina, Maria e Mick, scolvolto più che mai avendo assistito alla disastrosa caduta del padre, si sono precipitati a Grenoble mentre Michael era sottoposto agli esami diagnostici e alle prime cure. Sono state ore di terribile ansia trascorse in una salottino, nell’attesa angosciosa di 1schumacher16notizie. Poi, diffusasi la notizia, è stato un accorrere di amici e di semplici tifosi. Il mondo della Formula Uno si è mobilitato. Tra i primi a raggiungere l’ospedale
l’amico Jean Todt, direttore sportivo della Ferrari ai tempi dell’incontrastato dominio in F1 delle “rosse di Maranello” ed ora patron della Federazione internazionale dell’automobile e Ross Brawn, direttore della scuderia Mercedes, per la quale Michael Schumacher ha corso fino al 2012.

Il mondo della Formula Uno, è particolarmente vicino al suo più grande campione che sta conducendo più importante gara della sua vita. Il presidente della Ferrari, Montezemolo, e Fernando Alonso, fino a quest’anno prima guida della scuderia italiana, sono in continuo contatto con la famiglia dell’amico. Il Campione del Mondo in carica, il giovanissimo Sebastian Vettel, tedesco come Michael, sconvolto e commosso ha detto: “Questa è stata una triste notte. Michael questo è il più importante Gp della tua vita e lo devi vincere. Schumacher è stato e sarà sempre per me un padre in Formula 1, mi è stato accanto in ogni momento della mia carriera”.

Beatrice Zamponi