Sarebbero 38 gli arrestati nella moschea di al-Fath uccisi mentre venivano trasportati verso il carcere

di Abu Zaabal del Cairo. La notizia è stata diffusa dall’emittente televisiva Al-Jazeera. Fonti governative invece avevano parlato della morte dei 38 avvenuta durante una rivolta in carcere.

Una notizia destinata ad aggravare la crisi diplomatica scoppiata tra le autorità del Cairo e le principali cancellerie occidentali. Che stanno criticando sempre più decisamente l’operato del Governo e delle forze dell’esercito egiziano.

Nabil Fahmy, ministro degli Esteri del governo provvisorio, ha avvertito di Domenica contro quella che ha definito una “internazionalizzazione” della crisi che, invece, è e deve restare a suo avviso “una questione interna dell’Egitto”. Nabil Fahmy ha anche criticato il “silenzio” degli occidentali sugli attacchi armati effettuati dalla Fratellanza Musulmana.

Le autorità del Cairo criticano anche la ventilata possibilità che i paesi occidentali sospendano la fornitura degli aiuti assicurati all’Egitto nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale.