Roma: Marino presenta ufficialmente le dimissioni. Suo ultimo atto la presenza al processo Mafia Capitale

Roma: Marino presenta ufficialmente le dimissioni. Suo ultimo atto la presenza al processo Mafia Capitale

Ignazio Marino si è recato al Campidoglio  e, dopo alcune ore di lavoro, ha consegnato la lettera con le sue dimissioni ufficiali nelle mani della Presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale, Valeria Bagli, che lo ha poi comunicato ai giornalisti.

Marino, così, non ha accolto gli appelli, che sono sembrati crescere nelle ultime ore, lanciati dai suoi sostenitori con l’invito a resistere e ad andare avanti nonostante tutto.

La realtà, hanno fatto sapere alcuni assessori a lui più vicini, è  però che il Pd aveva decisamente confermato il ritiro della  fiducia e così, anche se il Sindaco avesse resistito e fosse rimasto al suo posto, non avrebbe mai avuto i voti necessari a far passare alcun provvedimento nel Consiglio Comunale.

Insomma, il Pd lo ha messo con le spalle al muro e lo ha costretto a gettare la spugna.

Questo spiega perché stia crescendo l’irritazione verso i vertici del partito di Matteo Renzi da parte di un consistente gruppo di sostenitori di Marino che auspicano, adesso, la nuova discesa in campo dell’ex primo cittadino auspicando addirittura la nascita di una nuova lista guidata dal chirurgo sindaco e distinta da quella del Partito Democratico.

Con le dimissioni di oggi Marino decadrà dalla sua carica il prossimo 2 novembre, quando si esauriranno i 20 giorni previsti dalla legge per il termine entro il quale sarebbe ancora possibile ritirate le dimissioni. Fino ad allora svolgerà solamente la normale amministrazione. Cosa che gli consentirà di presentarsi in tribunale il prossimo 20 ottobre per la costituzione, da lui firmata appositamente tra gli ultimi suoi atti, del Comune di Roma quale parte civile nel processo cosiddetto Mafia Capitale. Un gesto che vuole marcare il senso dell’impegno tenuto dalla sua amministrazione.

Un atteggiamento, questo, che disturba non poco il Pd, nazionale e romano, poco disposto a lasciare all’ex Sindaco il marchio dell’esclusiva nell’impegno per la buona amministrazione e contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle istituzioni.