Riunione dell’estrema destra a Cantù che divide C’é chi é d’accordo con il sindaco che autorizza la manifestazione

Riunione dell’estrema destra a Cantù che divide  C’é chi é d’accordo con il sindaco che autorizza la manifestazione

Polemiche sono state sollevate per la decisione del sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, di dare a “Forza Nuova” la possibilità di riunirsi nel comune retto da un giunta del Partito Democratico, dopo che quello di Milano, Pisapia, ha negato l’autorizzazione.

La decisione, infatti, ha dato la stura numerose contestazioni provenienti soprattutto degli stessi ambienti di appartenenza del Sindaco che non ha voluto impedire a chi non la pensa come lui di esprimere, in ogni caso, la propria opinione, se la cosa avviene nel rispetto della civile convivenza. Bizzozero dice che andrà a parlare ai partecipanti della manifestazione dell’estrema destra per dire che non la pensa affatto come loro e che Cantù aderisce ad una Repubblica che si é data una Costituzione democratica ed antifascista.

A sostegno del Sindaco Bizzozero, vincitore contro la Lega con una coalizione di liste civiche, si è espresso anche l’on. Egidio Pedrini Sindaco di Zeri, in Lunigiana, medaglia a valor militare per la Resistenza, e Presidente dell’Associazione che riunisce tutti i più piccoli comuni d’Italia.

Dopo aver ricordato le tradizioni antifasciste sue, della sua famiglia e di Zeri, e la svolta rappresentata per l?italia dal 25 Aprile, l’on. Pedrini si dice d’accordo con la decisione di Bizzozero perché le lotte per la democrazia “ci hanno consegnato una stupenda Costituzione e una solida democrazia. Per la prima volta da quel 25 aprile l’Italia non ha più conosciuto la guerra. Si è costruito uno stato sociale con il rispetto di una libertà di mercato caratterizzato da un reale senso di giustizia e di libertà.

on. Egidio Pedrini

on. Egidio Pedrini


Oggi, continua Pedrini, lo Stato sociale viene costantemente attaccato e messo in pericolo nei suoi livelli di giustizia consacrati nella Costituzione Repubblicana e antifascista con particolare riferimento ai diritti naturali e alle autonomie locali. Gli enti locali sono ristrutturati oggi con impostazione ragionieristica e non con concezione umanistica che trova i principi ispiratori nella lotta di Resistenza.
I pericoli per la democrazia sono ben altri rispetto al rilascio di una autorizzazione per un convegno o manifestazione che sia”.

Red