Rinvio a giudizio per Bossi, figli, Belsito e Rosi Mauro: truffa ai danni dello stato

Rinvio a giudizio per Bossi, figli, Belsito e Rosi Mauro: truffa ai danni dello stato

La Procura di Milano ha chiuso le indagini sulla gestione dei fondi della Lega Nord avviata dopo lo scoppio dello scandalo che ha coinvolto, e vede ora indagati, in prima persona Umberto Bossi, i suoi due figli, Riccardo e Renzo, l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. A questi si aggiungono l’ex vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, Stefano Bonet, Stefano Aldovisi, Diego Sanavio, Paolo Scala e Antonio Turci. Per la moglie di Bossi, Emanuela Marrone e per Roberto Calderoli i pm chiedono l’archiviazione.

A tutti gli indagati i Pm contestano una truffa ai danni dello Stato per circa 40 milioni di euro per utilizzo improprio dei rimborsi elettorali. Secondo i magistrati la contabilità del partito “era del tutto inattendibile e in larga misura priva dei documenti giustificativi di spesa”.

A Bossi è contestata un’appropriazione indebita per oltre 208mila euro. Tra le sue spese figurano rimborsi non dovuti soprattutto per lavori effettuati presso le sue abitazioni.

RomaSettRed