Polemiche aspre tra Commissione Ue e Renzi. Juncker: offende sempre e si prende i meriti miei sulla flessibilità

Polemiche aspre tra Commissione Ue e Renzi. Juncker: offende sempre e si prende i meriti miei sulla flessibilità

Forse è davvero la prima volta che tra Commissione dell’Unione Europea e Primo ministro di uno dei governi più importanti dell’Unione, come quello dell’Italia, si arriva ad una polemica come quella cui stanno facendo assistere Matteo Renzi e il Presidente Juncker.

Quest’ultimo ha lamentato con asprezza che Renzi continua ad offendere il vertice di Bruxelles e, soprattutto, che si attribuisce meriti non suoi per quanto riguarda la tanto richiesta maggiore “flessibilità” in materia di norme finanziarie europeo sul controllo dei bilanci degli stati.

“Il primo ministro italiano,  spiega Junker, che amo molto, ha torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione, non vedo perché lo faccia. L’Italia a dir la verità non dovrebbe criticarla troppo” in quanto “noi abbiamo introdotto flessibilità contro la volontà di alcuni Stati membri che molti dicono dominare l’Europa”.

Juncker specifica, forse facendo trapelare un’irritazione verso Renzi che non è proprio recente:”Sono stato molto sorpreso che alla fine del semestre di presidenza italiana Renzi abbia detto davanti al Parlamento che è stato lui ad aver introdotto la flessibilità, perché sono stato io”.

Se la risposta di Renzi è urticante, “non ci faremo intimidire”, dice al TG5, sono costretti ad intervenire per gettare acqua sul fuoco il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che smentisce l’intenzione italiana di offendere la Commissione e l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione, Federica Mogherini.

Padonan precisa la questione della flessibilità dando un colpo al cerchio ed uno alla botte:  “Sulla flessibilità è evidente che è stata la Commissione Ue a introdurla con la comunicazione sulla flessibilità, ma ricordo che si è arrivati là con il dibattito che è stato sviluppato durante il semestre di presidenza italiana”.

La Mogherini si lascia scappare uno “stupido” nei confronti di tutti coloro che dividono l’Unione proprio in un momento in cui, invece, c’è la necessità di puntare al massimo di collaborazione e di unità.