Perché il fiume Po non è più lo stesso che avevamo studiato sui banchi di scuola – Video di Franco Guarino

Perché il fiume Po non è più lo stesso che avevamo studiato sui banchi di scuola – Video di Franco Guarino

La lunghezza di un fiume non sempre è facile da calcolare, in quanto è necessario identificare in maniera esatta la posizione della sorgente e della foce e poi misurare in modo preciso la distanza tra queste due località. La misura di molti fiumi risulta, per questo, solo approssimativa. In particolare, c’è sempre stata una disputa su quale sia il fiume più lungo al mondo: Nilo o Rio delle Amazzoni, a seconda della diversa sorgente presa in considerazione.
Fra i varie pensieri scientifici geografici internazionali, convenzionalmente viene considerata sorgente geografica quella delle prime gocce di acqua più lontane dalla foce. La misurazione inizia dal punto esatto da dove sgorgano in continuità le prime gocce che alimentano il primo dei torrenti del sistema fluviale. Le sorgenti geografiche spesso sono situate in montagna, ma ve ne sono originate da laghi, foreste pluviali, oppure sotterranee.

In passato, la lunghezza di un fiume poteva essere difficile da determinare. Oggi, con sofisticate osservazioni satellitari, mappe con scale aggiornate, esplorazioni specialistiche accurate, si può rilevare il percorso, la portata d’acqua e le lunghezze dei diversi rami di un bacino idrografico con più precisione.

Per questi motivi, in questi giorni, mi sono occupato delle sorgenti più lunghe del fiume Tanaro in quanto questo fiume, affluente del Po, risulta essere lungo circa 30 km più di quanto si credeva. Recenti ricerche condotte dal Politecnico di Torino, da gruppi di Speleologi Piemontesi, Liguri e Francesi, da esperti del Parco di Marguareis lo hanno accertato.

Franco Guarino