Pd: polemiche per le primarie a Roma e Napoli

Pd: polemiche per le primarie a Roma e Napoli

Antonio Bassolino non ci sta ad accettare il risultato delle primarie del Pd di Napoli. A Roma scoppia la grana delle schede bianche che sarebbero state gonfiate per far aumentare il numero di coloro che avrebbero partecipato alla competizione interna, in vista del voto per il Comune di Roma.

In effetti, il calo è stato considerevole. Quasi dimezzato nella Capitale l’afflusso ai gazebo allestiti e da cui è uscito primo il sottosegretario Giachetti, secondo il quale, in realtà, le poche centinaia di schede bianche aggiunte non modificano i risultati che hanno sancito una sua netta vittoria.

Il problema è che, comunque, questa pratica scelta da anni per definire le candidature da parte del Pd e della sinistra sembra essersi completamente logorata e in molti chiedono correzioni, se non addirittura l’eliminazione.

A Milano è ricorrente la polemica sulla partecipazione alle primarie dei cinesi, a Napoli un video ha mostrato in diretta il pagamento di un euro ad alcuni votanti, a Roma qualcuno ha pensato di aumentare il numero dei votanti inserendo delle schede senza indicazione di nomi.

Nel capoluogo campano la polemica è diventata di spessore nazionale visto che il coinvolto è Antonio Bassolino, ex ministro, ex Governatore della Campania, ex sindaco di Napoli ed esponente della vecchia guardia ex comunista al cui fianco sono scesi anche personaggi come Bersani.

Bassolino aveva presentato un ricorso dopo la diffusione del video sulla distribuzione dell’euro all’uscita dei seggi, ma se l’è visto bocciare immediatamente dalla commissione di garanzia, mentre già molti dirigenti della maggioranza renziana si erano immediatamente espressi a favore del risultato raggiunto.

In molti, così, si aspettano adesso che Bassolino si presenti alle elezioni con una propria lista rendendo ancora più arduo il tentativo del Pd di riconquistare Napoli dopo i cinque anni di De Magistris.