Parigi: vinta una battaglia, la guerra all’Isis continua. Si studia il Dna dei terroristi. Europa allenta cordoni della borsa

Parigi: vinta una battaglia, la guerra all’Isis continua. Si studia il Dna dei terroristi. Europa allenta cordoni della borsa

Parigi ha vinto una battaglia contro l’Isis, o Daesh, sgominando un pattuglia di terroristi seguaci del Califfato islamico assediati a Saint – Denis e, in parte, uccisi. Adesso, la guerra continua.

Continua partendo dagli esperti della polizia scientifica francese allo studio dei resti delle vittime dell’assalto del covo dei terroristi. Si tratta, infatti, di avere la conferma di quello che annuncia il Washington Post dagli Usa: il ricercato numero uno, colui che sarebbe la mente del micidiale attacco portato nel cuore della capitale francese, Abdelhamid Abaaoud, sarebbe stato ucciso assieme alla donna kamikaze esplosa per non finire nelle mani delle forze dell’ordine.

Intanto in tutta l’Europa si annunciano allarmi bomba con interruzione di pubblici servizi, chiusure di strade e controlli.  Tutti i governi si mobilitano e rafforzano le misure di sicurezza. Il Presidente della Commissione europea, Juncker, annuncia l’allentamento del cordone dalla borsa: le spese per la sicurezza non verranno più inserite nei conteggi relativi alla stabilità finanziaria dei bilanci pubblici.

Del resto, il Presidente francese, Hollande, lo aveva preceduto con il piglio di chi ha deciso una cosa e la fa, nonostante tutto e tutti. La sicurezza, è la sostanza del pensiero attuale dei francesi,  è più importante degli equilibri di bilancio.

Così, anche per le garanzie democratiche e la libertà dei cittadini? E’ una questione un pò in discussione in quasi tutti i paesi, anche se britannici, tedeschi ed italiani non intendono blindarsi alla francese,

La Francia ha deciso di accettare la sfida del terrorismo e di scendergli contro in una vera e propria guerra. Una guerra del tutto particolare, visto che polizia ed esercito francese devono muoversi contro un nemico che comincia a non essere strutturato organicamente neppure tra Siria ed Iraq dove i bombardamenti continui porteranno l’Isis a prepararsi alla guerriglia più che a scontri in campo aperto. Figurarsi quanto impalpabile e subdolo si rivelerà in Francia e nel resto d’Europa.

Dopo i bombardamenti su Raqqa, il blitz parigino, Hollande cala la carta delle leggi straordinarie che il Parlamento francese si accinge ad approvare e in base al quale per tre mesi cambierà il volto dell’intera Francia. Da quel che si è potuto capire dall’incontro del Presidente con i sindaci di tutto il Paese, i primi provvedimenti riguarderanno l’uso delle armi da parte anche della polizia locale.

E’ probabile, però, che il provvedimento in primo luogo sarà diretto ad adottare, con la forza, se necessario, duri provvedimenti nei confronti dei sospettati e degli ambienti in cui hanno trovato finora appoggio e sostegno. A partire da un discreto numero di moschee e centri islamici troppo compiacenti, se non esaltatori, della violenza di questi giovani sbandati e plagiati da teorie folli e sanguinarie. Teorie, comunque, osteggiate e ripudiate dalla stragrande maggioranza dei musulmani di Parigi, della Francia, dell’Europa e del mondo intero.