Nuovi verbali che riguardano la Cancellieri. La questione non é chiusa nel Pd. Renzi: dopo Dicembre cambia la linea del Governo

Nuovi verbali che riguardano la Cancellieri. La questione non é chiusa nel Pd. Renzi: dopo Dicembre cambia la linea del Governo

Neppure il tempo di tirare il fiato per lo scampato pericolo della sfiducia e sul ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri si addensano nuove ombre. Spuntano, infatti, quasi a sorpresa sul caso “Fonsai-Ligresti” nuove carte che la riguardano. Provengono nientedimeno che dai verbali dell’inchiesta dove il patron Salvatore racconta ai magistrati della sua raccomandazione a Silvio Berlusconi, allora capo del Governo, perché l’amica Annamaria, sebbene con l’incarico in scadenza, fosse mantenuta nell’incarico di Prefetto di Parma. La “raccomandazione” sortì l’effetto voluto. Il caso Cancellieri sembra così tutt’altro che chiuso.

E allora ecco l’Annamaria, appena reduce di una forte difesa alla Camera sui sui contestatissimi interventi per Giulia Ligresti e i contatti con la famiglia inquisita pronta a spiegare di non aver mai ricevuto alcun aiuto, tantomeno dall’amico Salvatore Ligresti, per il semplice motivo che la cosa non fosse suo costume richiederla, soprattutto in un caso come quello dal momento che avrebbe tranquillamente potuto ottenere incarichi ben più importanti della conferma a Prefetto di Parma.

Le carte nelle mani dei magistrati parlano anche di molto altro, come dell’intervento, sempre di Salvatore, per promuovere la carriera del presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini. Lo avrebbe riferito agli inquirenti Lionella Ligresti che ha ricevuto la concessione degli arresti domiciliari.

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Jonella Ligresti ha raccontato anche che Marco Cardia, il figlio dell’ex presidente della Consob, Lamberto Cardia (oggi presidente delle Ferrovie), fu preso come consulente di Fondiaria, nonostante non si trattasse proprio di “un luminare del Diritto”. Nell’interrogatorio del 17 dicembre 2012, Jonella, infatti, afferma: “A un certo punto mio padre decise che fossero dati degli incarichi a Marco Cardia, un avvocato figlio del presidente della Consob. Marco Cardia l’ho conosciuto e non mi è parso un luminare del Diritto”.

Le ripercussioni politiche sul caso  della Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, non sono comunque finite. Lo minaccia esplicitamente Pippo Civati, presentatore in ambito Pd di una mozione di sfiducia, poi a malincuore ritirata. Lo fa capire Matteo Renzi che, anche riferendosi al caso Cancellieri, annuncia un cambio di marcia del Partito democratico dopo le primarie dell’8 Dicembre.

Sembra così che i sostenitori di Enrico Letta abbiano ben poco da esultare dopo il voto di fiducia incassato per la Cancellieri. Civati prende atto con livore del fatto che Enrico Letta ha gestito questa vicenda sia nella sua funzione di Presidente del Consiglio, sia come se avesse assunto quella di Segretario del Pd. Renzi ripete il suo convincimento che la Ministro Cancellieri dovesse dimettersi.

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Il Sindaco di Firenze sa che su questo punto ha la gran parte della base degli iscritti con se. Anche quelli che finora non l’hanno votato nel corso delle elezioni interne al partito, dove lui non ha raggiunto neppure il 48 per cento.

L’8 Dicembre, insomma potrebbe cominciare una grande resa dei conti interna al Centro sinistra.

E’ chiaro infatti il messaggio che arriva a Letta da una consistente fetta dei democratici e lui, invece di reagire con stizza, continua a tenere un profilo dimesso sostenendo che a lui basta poter lavorare in pace nel corso del 2014.

E’ probabile che, a quel momento, si sia anche conclusa la vicenda della decadenza di Silvio Berlusconi e si stia meglio definendo il quadro della eventuale nuova collocazione dei parlamentari del Centro destra divisi oramai in tre, quattro spezzoni.

Il Centro destra  più berlusconiano sembra adesso cominciare a prendere maggiormente di mira Matteo Renzi. Con il pretesto di prendersela con la “solita” magistratura, i giornali della e vicini alla famiglia Berlusconi ricordano le vicende giudiziarie in cui è finito coinvolto il renziano Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno e Vice ministro del Governo Letta, oltre che le indagini della magistratura antimafia per oscure storie del tesseramento del Pd in Campania.

Riccardo Marini