Nuovi guai ucraini per Berlusconi e Putin. Rischiano incriminazione per aver stappato una bottiglia del 1775

Nuovi guai ucraini per Berlusconi e Putin. Rischiano incriminazione per aver stappato una bottiglia del 1775

La magistratura dell’Ucraina starebbe per procedere ad inquisire Silvio Berlusconi e Vladimir Putin perché si sono bevuti una bottiglia vecchia di 240 anni nella rinomata cantina Massandra in Crimea la quale apparteneva allo Stato ucraino fino a quando la penisola non è stata unilateralmente annessa alla Russia nel marzo del 2014.

Secondo i resoconto della visita di Berlusconi in Crimea con il Presidente russo, sarebbe stato l’ex Presidente del consiglio italiani, una volta entrato nella cantina a chiedere se poteva essere assaggiato il vino contenuto in quella bottiglia del 1775 che gli veniva tanto decantata da Putin.

Secondo gli inquirenti ucraini, la bottiglia avrebbe avuto il valore di circa 90 mila dollari e rimproverano alla direttrice della cantina di aver consentito un vero e proprio scempio per cui anche lei finirà inquisita per appropriazione indebita, visto che quella bottiglia, che faceva parte di un gruppo di cinque introvabili, costituiva dicono i magistrati un patrimonio “di tutto il popolo ucraino.

Pochi giorni fa, Silvio Berlusconi è stato bandito per tre anni dall’ingresso in Ucraina e giudicata persona non gradita per il suo incontro con Putin in Crimea che Kiev considera ancora parte integrante del proprio territorio.