Non vuole celebrare nozze gay. Oscura funzionaria diventa simbolo in Usa

Non vuole celebrare nozze gay. Oscura funzionaria diventa simbolo in Usa

Tutte le prime pagine dei principali giornali del mondo parlano di lei. Solo perché si è intestardita nel non voler celebrare le nozze di coppie gay. Persino il New York Times si occupa di Kim Davis, funzionaria della Contea di Rowan, nel Kentucky e dice subito che è diventata, in qualche modo, un simbolo negli Stati Uniti.

Kim dice di no persino alla Corte Suprema che ha appena riconosciuto la validità costituzionale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e che, su richiesta di una di queste coppie, le ha ingiunto di procedere con il rilascio dei certificati di matrimonio.

Kim , però, non intende ragione e risponde che lei, cristiana convinta, deve prima seguire la legge di Dio e, pertanto, non sposa nessuno al di fuori di coppie formate da una donna ed un uomo. Continua a dire di no a tutte le coppie che si presentano per organizzare delle nozze gay.

Democratica, eletta al suo posto di responsabile di una serie di attività  anagrafiche della Contea, non può neppure essere rimossa, ammesso che qualcuno adesso abbia il coraggio di farlo.  Per anni è stata solamente un’oscura ed anonima funzionaria amministrativa che respira aria di burocrazia da piccolina, visto che occupando quel posto ha sostituito la madre eletta alle stesse responsabilità per più di 30 anni di fila. Ora i grandi inviati di tutto il mondo la stanno prendendo d’assedio per porle sempre la stessa domanda cruciale su quale legge lei intenda rispettare e a cui lei risponde immancabilmente: la legge di Dio.

La situazione resta molto delicata perché Kim Davis dovrebbe ottemperare alla decisione della Corte Suprema o dimettersi. Per ora, continua, invece, a seguire la strada dell’obiezione di coscienza che i giudici non le voglio riconoscere in questo caso. Vedremo chi la spunterà.