Netanyahu vola a New York per contrastare l’offensiva diplomatica dell’Iran ad Occidente

Netanyahu vola a New York per contrastare l’offensiva diplomatica dell’Iran ad Occidente

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, vola negli Stati Uniti intenzionato a controbattere l’iniziativa diplomatica iraniana nei confronti dell’Occidente. La sua tesi è che non ci si deve fidare del “nuovo corso” impostato dal Presidente Rouhani a Teheran.

Dopo che Barack Obama ha parlato addirittura al telefono con il Presidente iraniano, un contato diretto di Washington con Teheran risaliva al 1979, ai tempi dello Scia, il Governo israeliano ha cominciato a preoccuparsi davvero.

Il timore dello Stato ebraico, ovviamente, è sempre quello che l’Iran riesca a dotarsi dell’arma atomica. Approfittando, magari, di un allentamento delle sanzioni imposte dall’Occidente proprio per impedire che gli iraniani realizzino un’arma in grado di condizionare tutta la regione del Golfo Persico e del Medio oriente.

“Voglio dire la verità di fronte a discorsi dolci e pieni di sorrisi” ha detto Netanyahu prima di salire sul suo aereo per New York. “Bisogna parlare con i fatti e dire la verità. Dire la verità oggi è di vitale importanza per la sicurezza e la pace del mondo e, naturalmente, è di vitale importanza per la sicurezza del nostro paese”.
rouhani
Il leader israeliano ha sempre insistito con Obama sulla necessità che Teheran fermi il suo intero processo di arricchimento dell’uranio, rimuova dal paese il materiale già arricchito e smantelli l’impianto nucleare di Fordow.

Gli esperti israeliani di analisi di difesa non ritengono, però, che il Primo Ministro israeliano sia in grado di bloccare la via intrapresa da Barack Obama intenzionato ad aprire un nuovo corso nelle relazioni diplomatiche con Teheran.

Obama, comunque, come fatto anche sulla questione delle armi chimiche siriane, ha precisato che non bastano le buone intenzioni e le parole, bensì è necessario dimostrare la buona volontà con fatti concreti.

John De Giorgi