Nelle grotte come nello spazio. Astronauti che diventano “grottonauti” per addestrarsi

Nelle grotte come nello spazio. Astronauti che diventano “grottonauti” per addestrarsi

Normalmente, l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, manda gli astronauti nello spazio, ma la scorsa settimana sei astronauti da tutto il mondo hanno trascorso sei giorni nel sottosuolo terrestre per un assaggio su come si lavora insieme in condizioni estreme. I “grottonauti”, così sono stati chiamati.

L’addestramento dell’ESA organizzato in una grotta in Sardegna è terminato con un rapporto in cui gli astronauti dicono “Questo è uno dei migliori, se non il migliore, addestramento “analogo” al volo nello spazio che abbiamo mai ricevuto”.

Astronauti veterani e nuove reclute hanno lavorato insieme per apprendere l’uno dall’altro come condurre esperimenti scientifici e sopravvivere in isolamento in un ambiente lontano dal normale ciclo giorno-notte che si ha sulla Terra – proprio come sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Schermata 2013-10-07 alle 13.31.01CAVES non è una simulazione ma una spedizione reale e l’unica spedizione di addestramento esistente che coinvolge astronauti da tutti i partner della Stazione Spaziale.

Quest’anno l’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli, l’astronauta canadese Jeremy Hansen, il cosmonauta russo Aleksei Ovchinin, l’astronauta giapponese Satoshi Furukawa e gli astronauti NASA Mike Barratt e Jack Fischer, hanno esplorato e tracciato su mappa più mondo sotterraneo che mai prima d’ora, grazie al prototipo dello strumento di rilevamento topografico CaveSniper.

Esplorare una grotta e tracciarne una mappa richiede tempo e spesso necessita di tre persone: una che regge gli strumenti, una che prende nota ed una che va alla scoperta della prossima zona da rilevare e che tiene il bersaglio per le misurazioni.

Schermata 2013-10-07 alle 13.36.44CaveSniper combina tutte queste misurazioni in modalità senza cavo e le carica su un computer per ottenere una mappa completa in 3D della grotta, permettendo quest’anno agli esploratori astronauti, i “grottonauti” di fare rilevamenti su quasi 1.5 Km di gallerie.

Lo scorso anno, i “grottonauti” sono risaliti dal buio delle grotte con una scoperta particolarmente interessante: una nuova specie di crostaceo che si era adattato alla vita in grotta. Sembra che gli esploratori di quest’anno non siano stati da meno: sono tornati riportando 11 campioni biologici e gli esperti sul posto pensano che uno dei mostriciattoli possa essere una nuova scoperta.
Una fase della discesa in grotta

Schermata 2013-10-07 alle 13.40.06Uno studio sui livelli di anidride carbonica effettuato dai “grottonauti” sta dando altresì risultati interessanti, con dei livelli bassi inaspettati che eguagliano quasi quelli dei laghi. Potrebbe essere la chimica dell’ambiente circostante a causare questa precipitazione oppure sarà il vento nelle grotte che influenza la lettura dei dati?

I “grottonauti” hanno svolto il proprio lavoro ed ora la mano passa agli scienziati che analizzeranno i dati e pubblicheranno i risultati. Gli astronauti hanno esclamato, mentre erano a rapporto: “Siamo così ansiosi di vedere i risultati e felici di aver avuto l’opportunità di aiutare a spingere più avanti i confini delle scoperte scientifiche”.

Red – in collaborazione con Esa