Muore in Russia a 94 anni Mikhail Kalashnikov padre di quell’ AK-47 noto come il miglior mitra di tutti i tempi

Muore in Russia a 94 anni Mikhail Kalashnikov padre di quell’ AK-47 noto come il miglior mitra di tutti i tempi

Mikhail Kalashnikov è morto 94 enne a Izhhevsk, capitale dell’ Udmurtia, repubblica autonoma nel settore centro occidentale della Russia, a ovest della catena degli Urali. E’ stato l’inventore del più diffuso fucile mitragliatore d’assalto di tutti i tempi. Benché in età ultra avanzata, Mikhail Kalaschnikov aveva smesso di lavorare solo un anno fa per problemi cardiaci.

La sigla che indica questa eccezionale arma, AK-47, riassume caratteristiche, paternità e primo anno di fabbricazione: AK-47, “Avtomat Kalashnikov”, ovvero realizzato per la prima volta nel 1947. Un fucile semplice da produrre e da usare, in grado di sparare un colpo singolo o, spostando un selettore, trasformarsi all’istante in una mitraglietta sparando a raffica. Un’arma compatta, adattabile alla produzione su larga scala, semplice da produrre, facile da pulire e mantenere, che non si inceppa praticamente mai, divenendo il mitra per eccellenza anche di guerriglieri, terroristi, rapinatori e via dicendo, oltre che essere stato adottato da ben 80 eserciti di tutto il mondo. Si stima che di AK-47 ne 1kalashnikov1siano stati costruiti diverse centinaia di milioni e che attualmente nel mondo ce ne siano in uso almeno 100 milioni.

Nel 2009, in occasione del 90 esimo compleanno, Mikhail Kalashnikov confessò: “Ho costruito armi con lo scopo di difendere la nostra società. Certo, non fa piacere vedere come ogni sorta di criminale usi le mie armi. E certamente ho rimpianti, come tutti. Ma posso dirvi una cosa: potessi tornare indietro, non vivrei diversamente”.

Più “concreto” il figlio Viktor: “Avremmo potuto diventare milionari, come l’americano che ha inventato l’M-16, Eugene Stoner, che incassa un dollaro su ogni fucile venduto. Ma il sistema russo non ce lo ha permesso”. Perché la Russia, grande esportatrice di armi, non ha permesso a Kalashnikov di brevettare la sua invenzione e di conservarne la “proprietà intellettuale”.

RomaSettRed