Multa Ue sui rifiuti della Campania. Siamo già a 25 milioni e 200 mila. Il Ministro si limita a dire che pagherà la Regione

Multa Ue sui rifiuti della Campania. Siamo già a 25 milioni e 200 mila. Il Ministro si limita a dire che pagherà la Regione

Siamo oramai a tre settimane dalla sentenza con cui la Corte Europea ha condannato l’ Italia a pagare una multa perché non è stato risolto il problema delle discariche di rifiuti della Campania. 20 milioni forfettaari, per coprire il periodo dal 2006 al momento della sentenza, e 120 mila euro per ogni giorno di inadempienza. Così dallo scorso 16 luglio la multa è già lievitata a 25 milioni e 200 mila e non sembra che sia stato fatto molto.

La cosa sembrava passare sotto il silenzio generale anche perché il Ministro all’Ambiente aveva  suo tempo dichiarato che tutto era risolto  e che non avremmo pagato una sola lira di multa. Di fronte alla realtà impietosa delle cose, così, è stata scelta un’altra linea che è quella di introdurre una legge in base alla quale saranno le regioni inadempienti a pagare le sanzioni. Una legge che, al dunque, però, sicuramente sarà impugnata dalle regioni coinvolte per la parte pregressa, anche perché, per un lungo periodo di tempo, è stato lo Stato centrale ad intervenire, anzi a non intervenire, con la nomina di commissari  ad acta.

In ogni caso, le multe giornaliere continuano a correre senza che ci sia un intervento sostanziale. L’onorevole Federico Fauttilli, del gruppo Per l’Italia- Democrazia Solidale, a fronte di una situazione del genere, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Galletti per sapere come stavano le cose, con la speranza di ricevere adeguate informazione su tutti i provvedimenti urgenti che il Governo ha deciso di assumere al fine di contenere il peso di una multa che rischia di essere pesantissima. Secondo la stessa Commissione europea, infatti, procedendo alla velocità di oggi,  ci vorranno 15 anni per smaltire tutte le ecoballe stoccate ed oggetto del contendere italiano con Bruxelles.

Nella risposta del ministro Galletti, che di seguito pubblichiamo integralmente, si legge che, in realtà, non è stato fatto ancora molto e che ci si rimette alle Regioni, quelle stesse cui si vuole portare il conto perché inadempienti. Insomma, continua lo scarica barile. Tanto, alla fine, il conto miliardario, lo porteranno a noi italiani.

Ecco di seguito il resoconto della risposta del Ministro:

Interrogazione a risposta immediata presentata dall’On. Fautilli – (Stato della bonifica delle discariche abusive e multe pagate alla Commissione Europea) On.li Colleghi, mi è grata l’occasione per riepilogare, nel breve tempo a disposizione, lo stato dell’arte delle infrazioni comunitarie contestate al nostro Paese per la violazione delle direttive in materia di rifiuti, con particolare riferimento alla Regione Campania.

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2 dicembre 2014 ha condannato l’Italia al pagamento di una sanzione forfettaria di circa 40 milioni di euro e di una penalità semestrale di oltre 42 milioni di euro – da ridurre in proporzione all’avanzamento degli interventi di bonifica – per mancata esecuzione di una precedente sentenza di condanna del 26 aprile 2007. Essa riguarda, peraltro, solo 200 discariche, rispetto alle migliaia previste in origine, per le quali era ancora necessario realizzare operazioni di bonifica, oppure occorreva dimostrare l’approvazione di piani di riassetto o l’adozione di decisioni definitive di chiusura.

Nel territorio della Regione Campania ricadono 48 discariche i cui interventi di ripristino ambientale sono interamente finanziati  con l’Accordo di Programma per le Compensazioni Ambientali – fondi FSC 2007/2013 e con le risorse in dotazione all’Obiettivo Operativo 1.2. del POR FESR Campania 2007/2013.

Gli interventi di bonifica e messa in sicurezza dovranno essere conclusi entro il termine del 31/12/2015.

Allo stato si segnala che, con decisione del 13 luglio scorso la Commissione Europea ha ritenuto messe a norma le discariche di “Contursi Terme – Serroni” e “Pisciotta – S. Elia”.

Gli ulteriori interventi sono tutt’ora in corso, come comunicato dalla Regione Campania in data 4 maggio 2015. In particolare:

  • 29 interventi sono stati ammessi a finanziamenti di cui 4 con i lavori avviati, 3 con le gare aggiudicate in via definitiva, 18 con le gare bandite ed in corso;
  • 4 interventi con progetti di bonifica approvati;
  • 8 con progetti di bonifica in corso di approvazione;
  • 2 con progetti caratterizzazione e analisi di rischio in corso
  • 2 Comuni non hanno presentato la documentazione necessaria per l’approvazione del progetto di caratterizzazione

Con la sentenza dello scorso 16 luglio, la Corte di Giustizia dell’UE ha invece condannato l’Italia per l’inadempimento della Regione Campania nella gestione del proprio ciclo dei rifiuti. La condanna prevede il pagamento di una somma forfettaria di Euro 20 milioni  e di una penalità giornaliera di Euro 120.000. La penalità giornaliera imposta dalla Corte di Giustizia è suddivisa in tre parti, ciascuna pari ad un importo di Euro 40.000, calcolata per categoria di impianti da realizzare in attuazione del Piano Regionale di Gestione dei rifiuti (discariche, termovalorizzatori e impianti di trattamento dei rifiuti organici) ed è dovuta fino a quando non saranno messi in servizio gli impianti necessari a garantire l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani.

Occorre ribadire in conclusione che le somme pagate dall’Italia per queste sanzioni europee saranno oggetto di procedura di rivalsa nei confronti delle amministrazioni locali e regionali inadempienti ai sensi della normativa vigente.