Moro: una vita per la democrazia compiuta. A Taranto opera teatrale

Moro: una vita per la democrazia compiuta. A Taranto opera teatrale

Aldo Moro: una vita per la democrazia compiuta. Il Comitato per le celebrazioni in Taranto del Centenario della nascita di Aldo Moro mette in scena il prossimo 4 maggio 2017, presso il Teatro Auditorium Tarentum   la prigionia dello statista ucciso dalle Brigate rosse il 9 maggio 1978. Cosa che costituisce una delle pagine più drammatiche, ed ancora tra le più oscure, della democrazia italiana.

Nella rappresentazione teatrale di Salvatore Tomai sono rivissuti gli anni giovanili trascorsi a Taranto dal politico italiano, e alcuni momenti chiave della sua vita politica, in un dialogo serrato con uno dei suoi carcerieri.

Nella finzione teatrale siamo al 19 aprile del 1978, il giorno in cui,ostaggio delle Brigate Rosse, Moro è fotografato per testimoniare il fatto che è ancora vivo.

Aldo Moro prigioniero delle Br

Lo scopo dell’autore è di far conoscere meglio la figura del grande statista, cinque volte Presidente del Consiglio, e Padre Costituente con un ruolo decisivo nella redazione dei primi articoli della nostra Costituzione. Ma soprattutto dare risalto agli anni trascorsi a Taranto con la famiglia, cioè dai sette ai diciotto anni.

Il testo a due voci è interpretato da Massimo Cimaglia (Aldo Moro) e Pierfrancesco Nacca( suo carceriere) mescolando realtà e finzione. Una parte dei dialoghi sono tratti direttamente dalle Lettere e dal Memoriale, scritti da Moro durante la prigionia, e da brani di discorsi o articoli scritti sia prima che durante gli anni del suo impegno politico. L’opera si avvale anche di  quanto viene documentato da amici e parenti, a cui si uniscono proiezioni di immagini di Moro poco conosciute.

I dialoghi sono accompagnati dalle musiche di AlessandroD’Oronzo e alcuni giovani strumentisti del Conservatorio “G.Paisiello” di Taranto.

Emerge l’esperienza tragica di un uomo di grande fede che si sente abbandonato dagli amici, accusato ingiustamente, imprigionato e condannato da un ‘tribunale del popolo’, in una condizione che richiama una personale Via Crucis, facendo la dolorosa esperienza della piena conformazione alla Passione di Cristo.

Dal 20 settembre 2012 è aperto il processo di beatificazione, e da allora per la Chiesa Aldo Moro è«servo di Dio».

Salvatore Tomai è regista televisivo e autore teatrale. Dal 2006 collabora al programma A Sua Immagine– Rai 1. Ha curato diverse drammaturgie del genere ‘teatro civile’, tra cui “Lettere dalla prigione del popolo – Gli ultimi giorni di Aldo Moro” (Teatro S.Genesio, Roma, 2014); l’Oratorio “Aldo Moro – Un cristiano costruttore di comunità” (Chiesa S.Pasquale, Taranto, 2016).