Milan e Napoli cercano il riscatto in Champions. Benitez a Dortmund senza la stella Hamsik

Milan e Napoli cercano il riscatto in Champions. Benitez a Dortmund senza la stella Hamsik

Con le ossa rotte e qualche graffio di troppo, Milan e Napoli non avranno neanche il tempo di leccarsi le ferite subite in campionato.  Martedì sera c’è la Champions e li non si scherza. Al Westfalenstadion di Dortmund, cimitero di numerosi sogni europei italiani, Nazionale esclusa,  Jurgen Klopp sta preparando la festa agli uomini di Benitez. Senza Hamsik e con due sconfitte consecutive sul groppone, l’impresa di uscire indenni dal focoso catino giallonero non sarà cosa semplice per gli azzurri.

Al Napoli basterebbe anche un pareggio, in vista dell’ultimo impegno casalingo contro l’Arsenal. Perdere domani sera significherebbe salire sull’aereo sbagliato. Quello che ti riporta a casa con un biglietto di sola andata. Klopp, invece, può solo vincere per sperare di raggiunger gli ottavi. Speriamo che almeno lontano dall’Italia Benitez abbia vietato ai suoi giocatori di portarsi lo specchio in valigia. Che un Cassano 1napoli1di turno pronto a fartelo cadere dalle mani lo trovi anche in Germania. E sono dolori di panzer.

Quello che serverebbe allo sterile attacco del Milan. Balotelli più che segnare cinguetta, Matri ha lasciato a Torino le scarpette magiche che usava in bianconero e il resto è praticamente noia. Se poi l’avversario si chiama Celtic, la parola battaglia è già scritta sulle prime pagine dei giornali che verranno. Allegri traballa su una panchina che non c’è. Oggi ci si siede in comode e riscaldate poltrone di pelle firmate. Considerato che quella del tecnico livornese ‘scotta’ da parecchie settimane, non è escluso che possa viversi in piedi tutta la partita. Il Milan di oggi va preso per mano, accompagnato come una qualsiasi matricola verso la gloria o la sconfitta. Lontano da San Siro, i rossoneri sono apparsi spesso più concreti e rilassati in questa stagione. Anche se la sensazione è che la sfida di domani non deciderà alcun futuro. Quello sembra già scritto. E non è Allegri.

Gianluigi Zamponi