Migranti: ridotto dalla Ue il numero degli accolti, mentre continuano gli arrivi. Disilluse le speranze italiane

Migranti: ridotto dalla Ue il numero degli accolti, mentre continuano gli arrivi. Disilluse le speranze italiane

Al di là delle apparenze, l’Europa continua ad essere divisa profondamente sulla questione migranti. Noi italiani, per primi i nostri politici, dobbiamo disilluderci definitivamente di trovare quel sostegno che avevamo dato per “dovuto” e, quindi, scontato.

Dall’ennesima riunione dei ministri degli Esteri e dell’Interno, così, esce ridotto il numero degli immigrati da accogliere con la status di rifugiato politico e rinvia ad ottobre l’applicazione della decisione.

L’ultima novità, infatti, è che gli accolti saranno circa 32 mila in due anni, invece dei 40 mila su cui si erano accordati i Capi di stato e di governo alla fine dello scorso aprile quando il mondo intero fu scosso dalle terribili immagini dell’affondamento di un barcone con 900 migranti a bordo i cui cadaveri si trovano ancora in fondo al Canale di Sicilia. Per essere esatti la cifra sarà di 32. 256 accolti.

Insomma, il tanto vertice atteso di luglio si è risolto con un arretramento rispetto alle decisioni assunte con tanta enfasi tre mesi fa.

Il vero pomo della discordia resta quello sulla suddivisione dei migranti nei diversi paesi. Non c’è quell’accordo che i nostri ministri hanno più volte dato per fatto e firmato, come invece dichiarato anche al termine dell’ultimo incontro dei ministri degli interni  dal nostro Angelino Alfano. La realtà dimostra che deve essere considerata morta e sepolta ogni ipotesi d’introduzione di un vincolo preciso per tutti sulla base di criteri oggettivi.

Quasi tutti i 25 paesi dell’Unione interessati al progetto , a differenza di Italia e Grecia, non la vogliono obbligatoria, ma solamente su base volontaria.

I paesi partecipanti non sono, infatti, 28 come dovrebbero perché Regno Unito, Irlanda e Danimarca si sono avvalsi di una particolare clausola inserita nel loro trattato di adesione all’Unione che da loro la facoltà di sottrarsi ad ogni vincolo in materia.

Intanto, solo ieri nei porti presenti sulle coste italiane del sud sono giunti altri 1500 migranti recuperati nel corso di numerose operazioni di salvataggio da parte dei mezzi e degli uomini impegnati nel programma Triton gestito e finanziato dall’Unione.

Il greco, Dimitris Avramopoulos, commissario agli Affari interni della Commissione europea si è detto molto deluso per la decisione raggiunta chiosando: “ma è stato un passo avanti molto importante.”

La Germania avrebbe offerto il maggior numero di posti: 10.500 per i richiedenti asilo e 1.600 per i migranti, seguita dalla Francia con 6.752 posti per i richiedenti asilo e 2.375 per i migranti.

Il Regno Unito, la Danimarca e l’Irlanda daranno comunque anche loro un piccolo aiuto, accogliendo rispettivamente 1.000, 2.200, e 1.120 rifugiati.