Michael J. Sandel: Quello che i soldi non possono comprare

Affronta, nel suo saggio, una delle più importanti questioni etiche e morali del nostro tempo il celebre filosofo statunitense Michael J. Sandel: quale ruolo dovrebbero occupare i mercati in una società democratica come quella odierna? E, soprattutto, quali strategie andrebbero attuate per tutelare tutti quei beni civili e morali che, fortunatamente, non possono essere comprati con i soldi?

Sandel, per altro insegnante dell’Università di Harvard, apre la sua riflessione con una lunga serie di domande, indiscutibilmente retoriche, volte ad evidenziare come le spietate pratiche commerciali imposte dal mercato siano arrivate a mercificare qualsiasi tipo di relazione sociale. Perfino quei rapporti umani da sempre considerati inviolabili perchè intrinsecamente legati a valori, per loro natura, estranei al mero soddisfacimento di un interesse materiale. Primo tra tutti quello dell’amicizia, emblema di sincera ed incondizionata fiducia in grado di andare ben oltre qualsiasi tornaconto economico.

Il lettore viene quindi sfidato a tracciare una linea immaginaria che divide, al di là di ogni ragionevole dubbio, ciò che letteralmente nessun capitale potrebbe mai acquistare da ciò che, pur potendosi materialmente comprare, non dovrebbe assolutamente essere in vendita. Un’analisi attenta, istruttiva e per nulla banale, dei limiti che andrebbero posti al mercato per non perdere quelle virtù di eguaglianza, equità e coesione sociale che rischiano di svanire in un’epoca come la nostra, biecamente ossessionata dal “dio” denaro.

Filippo Di Girolamo

MICHAEL J. SANDEL
Quello che i soldi non possono comprare
I limiti morali del mercato
Serie Bianca Feltrinelli 2013
pp. 202 euro 22,00