Marino non si dà per vinto: potrei tornare perché Roma è con me

Marino non si dà per vinto: potrei tornare perché Roma è con me

Ignazio Marino getta sul tavolo l’esito del suo colloquio con i magistrati che, evidentemente, egli ritiene sia servito a chiarire ogni cosa. Del resto, lo ha detto subito dopo essere stato in Procura, su sua richiesta: sono entrato da loro come persona informata sui fatti, sono uscito  come persona informata sui fatti.

Marino si riprende, così, la scena politica romana con un’intervista alla Repubblica ribadendo ancora una volta di non aver utilizzato una solo euro dei fondi pubblici per sue spese personali e, soprattutto, per sostenere che Roma sta con lui e che egli sta valutando il da farsi. Se cioè ritirare le dimissioni o meno.

Le dimissioni, dice il Sindaco di Roma, le avrebbe date solo per presentarsi di fronte ai magistrati senza alcuna carica politica e, comunque, ricorda ai suoi del Pd di avere, pur sempre, alcuni giorni per confermare la decisione di lasciare il Campidoglio. Ricorda anche, e il messaggio è sempre rivolto al suo partito che l’ha abbandonato, il forte consenso ottenuto, prima, alle primarie tra di candidati democratici, egli sbaragliò sia Gentiloni, sia Sassoli, e poi con i voto dei cittadini romani.

Così la conclusione è precisa: in ogni caso può sempre partecipare alle primarie per ricandidarsi.