Mannino si difende al processo di Palermo

Mannino si difende al processo di Palermo

Calogero Mannino si difende  e sostiene di  essere “un imputato permanente” ma solamente sulla base di accuse riciclate da 25 anni per aver portato «minaccia a a un corpo politico dello Stato». In questo si sarebbe concretizzata la presunta trattativa fra mafia e istituzioni al tempo delle stragi per cui é accusato. Il suo processo, comunque, non fa parte di quello principale, in cui é imputato anche l’ex Ministro degli Interni Nicola Mancino, perché Mannino,  difeso dall’avvocato Grosso, ex Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha scelto il rito abbreviato.

L’ex  ministro ed esponente democristiano ha sviluppato la sua difesa nel corso delle dichiarazioni spontanee con cui ha ricordato tra l’altro quanto gli disse il capo della polizia Parisi che, dopo l’omicidio Lima lo mise sull’avviso:     ” mi disse che c’erano rischi per me e Mattarella, e sono contento che poi lui sia uscito da questi rischi».

Mannino ha negato tutte le accuse in maniera dettagliata e puntigliosa ed ha ricordato una  telefonata che il Giudice Borsellino gli fece tre giorni prima dell’attentato in cui  il magistrato perse la vita definendo le accuse nei suoi confronti  «una porcheria».