Manicure, parrucchieri e truccatori a rischio tumore per i prodotti di bellezza

Manicure, parrucchieri e truccatori a rischio tumore per i prodotti di bellezza

Il quesito è autorevole e dettagliato e viene dal New York Times: le manicure rischiano di prendersi il cancro con il loro lavoro a causa del fatto che devono quotidianamente maneggiare solventi, catalizzatori e collanti mentre si occupano della cura delle unghie dei loro clienti?

Secondo il quotidiano di New York sono molto numerosi e consistenti gli studi realizzati in campo medico per individuare un collegamento tra i problemi sanitari delle manicure e le sostanze chimiche contenute nei prodotti utilizzate per abbellire, colorare e rafforzare le unghie.

La prevalenza delle affezioni di queste lavoratrici viene soprattutto dalle vie respiratorie e dalla pelle. Una cosa, questa, precisa il quotidiano, ampiamente riconosciuta da tempo. Più incerti, invece, sono i collegamenti accertati con la possibilità di sviluppare un tumore a causa della loro attività professionale.

Non c’è comunque dubbio che alcune delle sostanze chimiche presenti in alcuni prodotti per le unghie siano note per causare il cancro, mentre altre sono state collegate allo sviluppo anormale di feti, al provocare aborti e al portare altri danni alla parte riproduttiva del corpo umano.

Una serie di studi hanno anche portato alla scoperta che un alto numero di manicure, parrucchieri e truccatori presenta elevati tassi di morte per malattia di Hodgkin, da alla luce bambini sotto peso alla nascita e affetti dal mieloma multiplo, una forma di cancro.

Il New York Times, però, riconosce che le conclusioni di molte ricerche sono limitate dal fatto che è ancora poco possibile sapere sulla consistenza della reale e continua esposizione di queste persone a sostanze chimiche pericolose, e sull’effetto cumulativo sviluppato nel corso del tempo.

Il quotidiano tatunitense ricorda, poi, come la legge in materia sia vecchia di più di 75 anni e non costringa le aziende a condividere informazioni di sicurezza con la Food and Drug Administration, l’autorità di controllo, competente in materia. La legge vieta genericamente l’uso di ingredienti nocivi per gli utenti, ma non contiene disposizioni più precise tendenti alla valutazione degli effetti delle sostanze chimiche prima della loro utilizzazione.