Letta va al Consiglio dei Ministri per un primo chiarimento con il Pdl e, magari, per chiedere la fiducia in Parlamento

Letta va al Consiglio dei Ministri per un primo chiarimento con il Pdl e, magari, per chiedere la fiducia in Parlamento

Ore decisive per il Governo Letta. Il Presidente del Consiglio non ha fatto in tempo a riposarsi per la sua trasferta alle Nazioni Unite, a New York, e si è subito dovuto buttare a corpo morto nelle questioni cui è legata la stessa sopravvivenza del suo esecutivo. Letta ha incontrato diversi esponenti del Pd e, per quanto riguarda il Pdl, che al momento costituisce il suo vero problema, anche con Angelino Alfano. Alfano è il suo vice, è il Ministro degli Interni, ma è anche segretario del Pdl e capo delegazione del partito di Silvio Berlusconi nel suo governo.

Dopo aver visto Enrico Letta, Alfano è tornato a Palazzo Grazioli dove sono poi giunti altri maggiorenti del Pdl. E’ oramai chiaro che tutto si gioca sul filo delle ore e sul filo dei voti. Il partito di Silvio Berlusconi, infatti, è spaccato. Anche con prese di posizione pubbliche da parte di qualcuno considerato tra i vicini al capo del Centro destra. Vi sono poi i cosiddetti “ministeriali”, quelli che Daniela Santanché ed altri ritenuti veri e propri “falchi”, definiscono “colombe” se non “traditori”.

Si tratta di coloro che pongono una serie di osservazioni, se non di critica, di sicuro di metodo e di contenuti, all’idea di far cadere il Governo Letta a causa della questione personale di Berlusconi. Ve ne sono, poi, altri che non concordano nel modo e nei tempi con cui si è seguito l’idea della presentazione delle lettere di dimissioni dal Parlamento. Cosa che ha, pure tecnicamente parlando, degli aspetti che potrebbero finire per togliere all’idea ogni reale capacità d’incidenza sul corso delle cose.

Non è un caso che né Napolitano, né Letta e neppure il Pd, pur rendendosi conto della pericolosità della situazione, si siano precipitati a garantire a Silvio Berlusconi quel voto sulla sua decadenza che nessuno poteva garantirgli.
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Così si va verso un Consiglio dei Ministri dove Enrico Letta, dopo aver concordato al Quirinale un percorso e dei contenuti con il Presidente della Repubblica, si presenterebbe intenzionato a chiedere un voto di fiducia al più presto la prossima settimana. Di sicuro, con la pattuglia dei ministri Pdl ci sarebbe una prima verifica illuminante.

Il Consiglio dei Ministri era stato convocato per affrontare un tema che stava molto a cuore al Pdl e cioè la questione del congelamento dell’aumento di un punto dell’Iva. In questo contesto, se ne occuperanno o rinvieranno tutto al momento della fiducia da ritrovare reciprocamente in Parlamento?

Giancarlo Infante